Interneppo di Bordano, 6 mag - Da oggi esiste il monumento
all'"Isolatore antisismico", un vero e proprio "monumento alla
prevenzione", voluto dalla Comunità Montana del Gemonese,
Val Canale e Canal del Ferro e dal Comune di Bordano e realizzato
nella frazione di Interneppo, in una zona dominata dal Monte San
Simeone e affacciata sul viadotto di Somplago dell'Autostrada
A23 che collega l'Italia all'Austria e al Nord Europa.
L'inaugurazione del monumento è avvenuta oggi alla presenza dei
rappresentanti della Provincia di Udine, dei Comuni della zona e
dell'assessore regionale Roberto Molinaro, presenti anche diversi
esponenti del Consiglio regionale. Gli onori di casa sono stati
fatti dal presidente della Comunità Montana, Ivo del Negro, e dal
sindaco di Bordano, Gianluigi Colomba.
Due elementi - il San Simeone e il viadotto autostradale - non
secondari nella scelta dell'ubicazione del "monumento". Il monte,
infatti, fu l'epicentro del terremoto che il 6 maggio 1976 colpì
il Friuli; il viadotto è invece l'esempio concreto di come -
utilizzando le giuste tecnologie - i manufatti possano resistere
ai terremoti più devastanti. Esso, infatti, fu realizzato nel
1974 e allora per la prima volta venne utilizzato l'"isolatore
sismico".
Ideato dall'ing. Renzo Medeot di Mossa (Gorizia), il dispositivo
fu realizzato e messo in opera dall'impresa che costruiva
l'autostrada; grazie agli ottimi risultati offerti - come hanno
messo in evidenza il progettista del monumento, arch. Alberto
Antonelli, e l'ing. Alessandro Martelli dell'Enea - esso è
divenuto oggetto di approfonditi studi nonché riferimento per lo
sviluppo di nuovi dispositivi antisismici.
Per l'assessore Molinaro, si tratta di una scelta significativa
in una regione piccola ma volta all'internazionalizzazione, che
guarda al futuro avendo ben presenti la propria storia e le
proprie radici.
Quindi il ricordo a 33 anni dal terremoto è fortemente simbolico
grazie a questa realizzazione: perché indice di consapevolezza di
sé (anche per la scelta di materiali come la pietra e il mosaico)
e di impegno nella prevenzione. Insomma, se è giusto che
l'anniversario sia un momento di ricordo, esso deve divenire,
come in questo caso, occasione per guardare a ciò che il Friuli
ha saputo fare per rinascere, per dare vita a una Protezione
Civile all'avanguardia, per guardare al futuro con serenità. E
questa fiducia deve essere d'augurio e di esempio all'Abruzzo
terremotato.
Il monumento all'Isolatore sismico è costituito da un modellino
del congegno sorretto da due elementi verticali che rappresentano
l'onda sismica distruttiva e l'onda smorzata per effetto
dell'isolatore. Accanto sorge un percorso con pannelli
informativi e immagini per spiegare le caratteristiche del
dispositivo. Il tutto - contornato da un cerchio in mosaico
realizzato dalla Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo -
viene completato dalla "rosa dei venti", ovvero un grande disco
circolare ad anelli concentrici con informazioni geografiche e
paesaggistiche.
ARC/NNa