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14.05.2024 16:26

Interreg: Regione, garantire futuro del programma dopo il 2027



Udine, 14 mag - Il programma comunitario Interreg è la leva della cooperazione tra Stati e Regioni di confine in cui i risultati sono più evidenti e duraturi: è stato così per il Friuli Venezia Giulia, le cui comunità locali hanno imparato a cooperare e fare dell'Interreg una fonte privilegiata di finanziamento per dare vita a nuovi progetti che rispondono ai bisogni del territorio. Per questo, alla luce dei risultati ottenuti, l'appello del Friuli Venezia Giulia è di incrementare la dotazione del programma per consentire il proseguimento di questo percorso virtuoso che unisce e rafforza la coesione europea.

È questo, in sintesi, il messaggio che l'assessore regionale alle Finanze ha portato a Sebenico (Croazia) dove è in corso l'Eusair Forum, la nona conferenza sulla Strategia europea delle regioni adriatico - ioniche.

Il Friuli Venezia Giulia partecipa all'Interreg dal periodo 1996-1999 e dal ciclo 2000-2006 ad oggi ha gestito il Programma, la cui autorità di gestione e relativo segretariato hanno sede a Trieste. Un impegno che ha finanziato poco meno di 300 progetti e risorse per circa 470 milioni di euro.

Interreg Italia-Slovenia ha finanziato anche molti progetti del Gect Go e il fondo piccoli progetti dedicato a progettualità che concorreranno ad animare la Capitale europea della cultura Nova Gorica-Gorizia 2025.

Le regioni di confine, al margine dell'Europa, portano il marchio della storia del vecchio continente: tradizionalmente isolate dalle capitali, rappresentano il simbolo delle divisioni che hanno segnato l'Europa e sono state al centro delle lotte territoriali che per secoli l'hanno dilaniata.

La costruzione europea, come è stato detto, ha rivoluzionato il contesto in cui tali regioni sono inserite: l'eliminazione delle frontiere economiche all'interno dell'Unione e la libertà di circolazione hanno offerto nuove opportunità di cooperazione oltre i confini nazionali. La politica regionale europea accorda particolare importanza alla riduzione del cosiddetto "effetto confine" e dedica una specifica iniziativa comunitaria, l'Interreg appunto, alla cooperazione fra regioni di frontiera.

Qui, nonostante le differenze culturali, linguistiche, amministrative o giuridiche, sono stati realizzati progetti comuni che sono stati volano di sviluppo economico e sociale. L'assessore ha poi rivolto un ringraziamento a Slawomir Tokarski, direttore generale per la cooperazione territoriale della Commissione europea che ha sostenuto la proposta di tenere la riunione plenaria dei progetti Interreg europei nell'ambito di Nova Gorica-Gorizia Capitale europea della Cultura. La riunione, che si svolge annualmente in una città dei Paesi membri, si svolgerà il 27 e 28 marzo 2025 a Gorizia con oltre trecento funzionari da tutta Europa chiamati a condividere le linee operative di uno dei principali programmi di sviluppo territoriale transfrontalieri promossi dall'Unione europea. ARC/SSA/gg