Udine, 18 giu - "Valorizzare un patrimonio naturale che
rischiava di essere abbandonato, perché fin da tempi antichi era
connesso alle attività rurali, per mantenerne l'unicità, ma, nel
contempo, fare sì che esso diventi un'occasione di remuneratività
per il territorio: è l'obiettivo, oggi raggiunto, che la Regione
si era prefissata adottando e sostenendo il progetto LIFE Magredi
Grasslands, giunto alla conclusione e ora in lizza, unico in
Italia, per entrare tra i cinque vincitori dell'iniziativa
European Natura 2000 Award. Per questo va sostenuto, come sta già
accadendo, attraverso il voto online espresso da parte di chi lo
saprà apprezzare".
Lo ha evidenziato a Udine l'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, Stefano Zannier, nel presentare gli
esiti del progetto Magredi Grasslands, frutto dell'iniziativa
comunitaria LIFE, ideata dalla Ue per rendere attuale la
Direttiva Habitat, emanata nel 1992, che sostiene la
manutenzione, il miglioramento, la salvaguardia e il ripristino
degli habitat riconosciuti di 'interesse comunitario'.
Il Friuli Venezia Giulia, aveva già partecipato al progetto LIFE
con le zone umide, come le torbiere ma anche le aree lagunari,
mentre, una decina d'anni fa, ha deciso di inserire nel progetto
una tipologia di habitat che fa parte della storia del
territorio: i prati, che da essere parte predominante del nostro
paesaggio sono divenuti nel tempo una rarità. Fino al '900,
costituivano infatti assieme all'acqua l'unica fonte di energia,
perché assicuravano l'alimentazione agli animali utilizzati per
la lavorazione delle campagne e per gli spostamenti.
Nel 2005, la Regione ha prodotto una legge di tutela dei prati
stabili e, successivamente, il progetto LIFE ha accorpato,
basandosi su tale provvedimento, i terreni occupati, ovvero
quelli di proprietà pubblica (demaniali) e dell'Amministrazione
regionale.
Nel progetto LIFE sono stati compresi terreni del demanio idrico,
quali le golene fluviali e il ripristino dei prati esistenti.
Prati, che sono minacciati dai cambiamenti delle attività rurali
e dall'abbandono dell'agricoltura di tipo tradizionale, che
privilegiava la fienagione per l'alimentazione animale e i
pascoli.
Nello specifico, la Regione ha recuperato 500 ettari di praterie
situate su aree protette. Una scelta, che è stata selezionata
quale miglior buona prassi a livello europeo, tanto da essere
inserita nell'European Natura 2000 Award, unica tra le Regioni
italiane.
Il progetto, ha ricordato Zannier, "ha avuto anche obiettivi
divulgativi e formativi, attraverso il coinvolgimento di oltre 3
mila alunni delle scuole primarie e secondarie".
"Ma il progetto Magredi Grasslands - ha soggiunto - ha attivato
anche una prassi esemplare, coinvolgendo gli agricoltori, e dando
la possibilità di accedere ai contributi per la gestione dei
prati stabili alle aziende autrici di buone prassi nell'area
interessata e in quelle limitrofe, quali l'attività zootecnica
non intensiva, l'adozione di metodi biologici, l'allevamento di
capre e pecore che si nutrono con il foraggio".
"Nel contempo - ha anticipato l'assessore - la Regione intende
dare continuità all'iniziativa europea LIFE, con un nuovo
progetto che sarà dedicato ai prati stabili e agli insetti
impollinatori e che consentirà di valorizzare e preservare altre
aree di elevato pregio naturalistico presenti nel Friuli Venezia
Giulia".
"Non solo - ha concluso - ma l'Amministrazione regionale intende
sostenere anche le filiere destinate ad assicurare un valore
aggiunto a quanti sapranno prendersi cura dei prati stabili con
attività compatibili con l'habitat esistente e mi riferisco in
particolare alla filiera del latte e del fieno".
Il progetto LIFE Magredi Grasslands è risultato primo tra 27
progetti presentati in Europa e concorre, nell'European Natura
2000 Award, a una delle cinque categorie previste dal premio.
Gli interessati possono esprimere il loro supporto al progetto
del Friuli Venezia Giulia cliccando sul sito
https://www.magredinatura2000.it/.
Il progetto, ma siamo all'avvio dell'iniziativa, ha già ottenuto
oltre 2 mila consensi.
ARC/CM/pph
L'assessore Zannier con i tecnici della Direzione centrale risorse agroalimentari e forestali alla presentazione del progetto Magredi
foto ARC Morandini