Pordenone, 19 apr - Confronto e collaborazione con gli Ordini
delle professioni legate all'urbanistica e alle costruzioni per
la Regione sono di fondamentale importanza, in particolare
nell'ambito della pianificazione e della programmazione che nei
prossimi mesi porterà alla stesura del nuovo Piano di governo del
territorio che necessita di essere aggiornato visto che è datato
ormai al 1978.
E' uno dei concetti espressi dall'assessore regionale alle
Infrastrutture e territorio nel corso del suo intervento
all'assemblea dell'Ordine degli Ingegneri di Pordenone.
L'esponente dell'Esecutivo regionale ha voluto fare il punto
anche sulla volontà dell'Amministrazione di procedere celermente
nel dare risposte alle carenze infrastrutturali che penalizzano
il territorio. Illustrando gli studi di fattibilità e i progetti
che la Regione sta elaborando per rispondere ai gap
infrastrutturali del territorio - messi in evidenza da diversi
studi, non ultimo il Libro bianco sulle infrastrutture delle
Camere di commercio del Fvg - l'assessore ha evidenziato, in
particolare, la necessità del completamento del collegamento
stradale tra est e ovest nella parte pedemontana tra i territori
del pordenonese e dell'udinese. Oltre alla necessità di
migliorare la connessione delle aree produttive a una viabilità
principale e un necessario miglioramento della rete ferroviaria.
Soffermandosi poi sulla prossima stesura del Piano di governo del
territorio, che dopo quasi cinquant'anni va completamente
aggiornato, l'assessore ha rimarcato come il Piano sia lo
strumento necessario a una visione di ampio respiro che possa
aiutare i Comuni, i Consorzi di sviluppo industriale e i poli
logistici regionali affinché la pianificazione del territorio sia
uniforme non solo sugli aspetti legati alle infrastrutture e
all'equilibrio nel consumo di suolo, ma anche rispetto alle
opportunità di sviluppo di un'edilizia residenziale ben
distribuita che eviti l'abbandono dei centri cittadini e che
preveda una rete di servizi di social housing e di welfare
territoriale in grado di rendere il territorio attrattivo per
giovani e nuove famiglie desiderose di stabilirsi in Friuli
Venezia Giulia.
L'attenzione si è poi spostata sulle recenti normative di
semplificazione e snellimento burocratico in ambito di
pianificazione e di materia edilizia. Con la legge regionale 2,
approvata solo un paio di settimane fa, ha ricordato l'assessore,
vi è la volontà politica e tecnica di supportare il mondo delle
professioni attraverso una norma chiara che recepisce le novità
del Codice nazionale dei contratti nel rispetto della specialità
della nostra Regione e delle norme precedenti. Importante, è
stato sottolineato, la decisione assunta sull'autonomia in
termini di pianificazione urbanistica, distinta dalla
pianificazione del paesaggio che ne è soltanto una parte.
Illustrate alla platea degli ingegneri anche le innovazioni alla
legge regionale 16 del 2009 che si occupa degli aspetti
anti-sismici, con ricadute che molto interessano gli Ordini delle
professioni nell'ambito delle costruzioni in materia di controlli
e verifiche tecniche sulla sicurezza degli edifici. Normativa,
come spiegato dall'esponente della Giunta regionale, che è stata
modificata in armonia con il Codice nazionale dei contratti
pubblici, ma cercando nel contempo di garantire strumenti di
sostegno anche laddove non vi è un obbligo di deposito dei
documenti riguardanti le opere e tutti quei chiarimenti
indispensabili dove le normative presentavano incertezze.
Fondamentale, è stato infine ribadito, l'istituzione del nuovo
portale regionale che, a partire dalla prossima estate, eliminerà
ogni diversità nell'applicazione del deposito informatico della
documentazione tecnica relativa alle opere, con tempi certi e
metodi uguali per tutti sull'intero territorio regionale.
ARC/LIS/gg