Trieste, 5 mar - "Dopo trent'anni dall'approvazione del
precedente Piano regionale sull'amianto siamo alle battute
conclusive del percorso di aggiornamento e riscrittura del
documento che verrà approvato in via definitiva entro questa
legislatura: si tratta di un passaggio storico perché la
rimozione dell'amianto non è solo un obiettivo ambientale e
sanitario, ma anche una sfida morale e etica a cui politici e
amministratori devono impegnarsi in prima linea".
Lo sottolinea l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, a
seguito dell'adozione del nuovo Piano regionale amianto da parte
della Giunta avvenuta nella recente seduta dell'Esecutivo.
Il nuovo Piano regionale amianto, dando attuazione a quanto
previsto dalla legge regionale 34/2017, costituisce un documento
di aggiornamento al precedente Piano regionale del 1996, sia dal
punto di vista tecnico che normativo, ma stabilisce anche una
serie di azioni concrete, con un approccio interdisciplinare e
informatizzato finalizzato alla prevenzione.
"Il nuovo Piano - spiega Vito - poggia su alcuni principi forti:
la trasversalità dell'approccio, che non riguarda solo la sanità
e l'ambiente, la centralità della prevenzione che passa
attraverso l'attuazione delle bonifiche, il forte impulso
impresso alla ricerca e all'informazione e al tema della
sicurezza sul lavoro".
Cardine delle attività previste dal Piano è l'implementazione
delle banche dati informatiche e georeferenziate.
Oltre a molte attività pianificate e soggette a cronoprogramma,
il Piano conferma l'impegno della Regione sul fronte dei
contributi per lo smaltimento.
"Solo nello scorso anno - ricorda l'assessore - la Regione ha
erogato 1,8 milioni di euro a famiglie, imprese e enti locali;
nel 2018, la quota è già stata incrementata con l'apertura e
finanziamento di un ulteriore canale contributivo a favore dei
Comuni per interventi su edifici di proprietà privata, nel caso
di inottemperanza all'ordinanza emessa dal sindaco nei confronti
dei proprietari e di un canale per associazioni e edifici di
culto".
Per incentivare i Comuni ad aderire al censimento degli edifici
pubblici, altro punto determinante del Piano, l'assessore ricorda
che in occasione dell'illustrazione del documento al Consiglio
delle autonomie locali è stato deciso il coinvolgimento di un
referente per ogni Uti per dare impulso alla sensibilizzazione
degli enti locali su questo aspetto.
Il Piano, che ora sarà sottoposto alla Commissione consiliare, ha
avuto un lungo percorso di ascolto e condivisione con le
associazioni e i soggetti più direttamente coinvolti.
In merito alle osservazioni al Piano presentate in questi giorni
dal Comune di Monfalcone, l'assessore rende noto che "sono
pervenute quando l'iter di redazione del Piano era già stato
concluso".
La Direzione centrale Ambiente ha informato l'amministrazione
conumale che "tenendo conto che il Piano costituisce sì il
documento di riferimento delle attività future, ma ha un'impronta
di carattere generale, le osservazioni pervenute potranno essere
eventualmente tenute in considerazione nella fase attuativa del
Piano".
ARC/EP