Trieste, 6 feb - SviluppoImpresa è un provvedimento nato
dall'ascolto e da un confronto serrato con lavoratori e imprese,
che propone un nuovo modello di sviluppo del sistema economico
regionale e introduce significative novità anche nel settore del
turismo e del commercio.
Il disegno di legge, illustrato oggi dall'assessore alle Attività
produttive del Friuli Venezia Giulia ai componenti della II
Commissione del Consiglio regionale, poggia su alcuni pilastri
fondanti e innovativi, tra i quali: la riforma dell'accesso al
credito d'impresa, l'innovazione e la digitalizzazione di
strutture e processi, l'economia circolare e l'efficientamento
energetico, il supporto alle Pmi, imprese giovanili e start up,
la riqualificazione e la rigenerazione del patrimonio edilizio
inattivo.
Il ddl contempla l'istituzione di un tavolo permanente concepito
per monitorare, prevenire e affrontare le crisi aziendali e le
criticità che impattano su filiere e aree industriali e
riorganizza su cinque Fondi il sistema di credito agevolato:
accanto al Frie e al Fondo per lo sviluppo delle Pmi e dei
servizi, strumenti già ampiamente consolidati, sono previsti il
Fondo di rotazione per il credito, il Fondo regionale di garanzia
per le imprese e le nuove attività economiche e il Fondo
regionale per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese
in crisi, con l'obiettivo di sostenere le realtà produttive sia
nelle fasi critiche sia in quelle di rilancio delle proprie
attività.
Innovazione e digitalizzazione sono altri elementi qualificanti
di SviluppoImpresa, che prevede incentivi e agevolazioni per
favorire l'impiego delle nuove tecnologie e incrementare così la
competitività del sistema produttivo. Tra le varie azioni
contemplate figura anche la modifica del meccanismo contributivo
legato alla cosiddetta legge Sabatini Fvg, che estende i
contributi anche a impianti, beni strumentali e tecnologie
digitali.
Il testo prevede inoltre forme contributive per giovani
imprenditori e start up innovative, incentiva lo strumento del
coworking, rafforza le norme per l'internazionalizzazione delle
imprese, favorisce le aziende che vorranno assumere giovani con
alta formazione ed esperienza professionale maturata all'estero,
perfeziona le norme sui Consorzi di sviluppo economico e sociale.
Un altro asse è legato al sostegno e allo sviluppo competitivo
delle filiere locali, come la macrofiliera del bosco: l'economia
del legno - è stato osservato - offre importanti e notevoli
opportunità, ma il settore soffre per la concorrenza delle
regioni contermini.
Le norme introducono poi la disciplina di partecipazione dei
lavoratori alla gestione d'impresa, riconoscendo contributi e
incentivi per quelle realtà che promuovono e supportano forme di
responsabilità sociale delle maestranze.
In materia di turismo e commercio le novità riguardano la
normativa sugli alberghi diffusi, gli interventi studiati per la
riqualificazione degli appartamenti privati destinati a uso
turistico, il potenziamento del sistema delle agenzie
immobiliari, l'istituzione dei Distretti del commercio, il
sostegno ai negozi di vicinato e una serie di interventi
destinati a rivitalizzare il settore e i centri commerciali
naturali.
L'iter del ddl in II Commissione prevede lunedì 10 febbraio una
serie di audizioni, mentre l'esame inizierà giovedì 13 febbraio.
Il testo è atteso in Aula nei primi giorni di marzo.
ARC/CCA/ma