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29.04.2015 19:29

PROSECCO DOC: SERRACCHIANI INCONTRA UNA DELEGAZIONE DELLA KMEČKA ZVEZA

Trieste, 29 apr - La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani ha incontrato oggi a Trieste i rappresentanti dell'Associazione agricoltori Kmečka Zveza (KZ). Nel corso dei colloqui con la delegazione, guidata da Franc Fabec, è stato fatto il punto in merito a quanto previsto dal Protocollo, sottoscritto nel 2010 tra il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali (MiPAAF), la Regione Friuli Venezia Giulia e le diverse associazioni degli agricoltori, e fino a oggi solo parzialmente realizzato.

Gli agricoltori del Carso hanno espresso il loro disappunto in quanto con la sottoscrizione del Protocollo è stato ceduto il nome della località di Prosecco sull'Altipiano Carsico, cessione di cui hanno beneficiato in modo particolare i viticoltori del Veneto. In proposito la presidente ha rilevato l'opportunità di riaprire un confronto con il Ministero competente.

La KZ ha presentato alla presidente diverse richieste: la definitiva predisposizione dei Piani di gestione delle zone Natura 2000, che non sono ancora condivisi; il finanziamento del progetto di sviluppo rurale in provincia di Trieste (masterplan); la ristrutturazione del Costone Triestino con i finanziamenti del MiPAAF su indicazione della Regione FVG; la realizzazione del Centro per la promozione del Prosecco nell'omonima località.

In sostanza, uno snellimento burocratico che oggi, a loro parere, non consente lo sviluppo dell'agricoltura nella provincia di Trieste e l'inizio dell'attuazione del Protocollo. "Il prossimo assestamento del Bilancio regionale - ha osservato la presidente Serracchiani - può essere l'occasione per sbloccare gli 1,7 milioni di euro già trasferiti alla Provincia di Trieste e per iniziare così la sistemazione dell'area dei pastini sotto il ciglione carsico".

All'incontro si è parlato anche del prossimo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020, che verrà pubblicato in giugno, e della possibilità di convertire il Protocollo, che scadrà tra un anno, in legge regionale. Dalla presidente è stata assicurata attenzione anche all'esecuzione degli atti necessari alla riattivazione dei contatti per la riapertura del Tavolo tra la Regione e il Ministero dell'Agricoltura sloveno.

Lo stesso recupero del ciglione carsico è stato definito dalla presidente "un intervento complesso e non breve ma sul quale, dopo i primi lavori già effettuati, vale la pena di cominciare a mettere mano concretamente".

L'Associazione regionale della comunità slovena, con circa 800 associati, festeggia quest'anno il sessantesimo dell'attività. Nonostante le difficoltà, molti giovani, soprattutto a causa della crisi, desiderano investire nel settore primario.

ARC/MCH