Trieste, 15 apr - Le iniziative dell'associazione
italo-somala Sagal presentate oggi puntano a ribadire il forte
legame esistente tra Friuli Venezia Giulia e Somalia. Un Paese
che sta provando a uscire dalle macerie di una guerra civile
devastante, che ha bisogno di nuova stabilità, nuove
professionalità e un nuovo apparato amministrativo per ripartire,
anche attraverso rapporti di collaborazione con Paesi europei tra
cui l'Italia. Il Friuli Venezia Giulia vuole essere parte attiva
in questa partnership con l'intenzione di portare avanti il
percorso avviato con il sostegno a questi progetti, augurandosi
che possano contribuire a dare un messaggio di pace in un periodo
di forti tensioni internazionali.
È la sintesi del messaggio portato oggi a Trieste dall'assessore
regionale alle Autonomie locali durante la presentazione della
mostra fotografica "Mogadiscio e la sua evoluzione
storico-urbanistica: pagine di storia della città" (dal 18 aprile
al 5 maggio nella sala Sbisà del Magazzino 26 in Porto Vecchio) e
del convegno "Somalia: dalla ricerca del passato alla prospettiva
di futuro" (mercoledì 17 aprile nella sala Maggiore della Camera
di commercio Venezia Giulia).
Le due iniziative sono organizzate dall'associazione culturale
italo-somala Sagal e vertono sul tema dello sviluppo della
società somala nel corso del tempo, con l'obiettivo di rafforzare
il rapporto collaborativo con le istituzioni italiane e, in
particolare, del Friuli Venezia Giulia. La Regione ha contribuito
economicamente nel quadro del "Sistema integrato di interventi in
materia di immigrazione" definito dalla legge regionale n.9 del
2023.
L'assessore ha sostenuto la positività di ogni azione che miri,
da un lato, ad attrarre investimenti esteri nel territorio
regionale e, dall'altro, a stabilire relazioni anche di tipo
commerciale con Paesi in via di sviluppo. In particolare,
l'esponente della Giunta ha messo in luce l'interesse della
Regione di diventare un partner privilegiato della Somalia e di
promuovere iniziative per aiutare il Paese centrafricano a
ricostruire il tessuto produttivo e sociale distrutto dalla
guerra civile.
La mostra "Mogadiscio e la sua evoluzione storico-urbanistica"
verrà inaugurata alle ore 17 di giovedì 18 aprile e resterà
aperta fino a domenica 5 maggio con il seguente orario: giovedì
dalle 16 alle 19; venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19;
orario continuato dalle 10 alle 19 sabato, domenica e tutti i
giorni dal 25 aprile al 1° maggio. I 47 pannelli esposti,
suddivisi in 4 itinerari virtuali, permettono di ripercorrere le
strade principali di Mogadiscio, osservando le trasformazioni che
ne hanno mutato l'assetto urbanistico nel corso degli anni grazie
a fotografie d'epoca, cartografie, planimetrie e assonometrie.
Come è stato spiegato nella conferenza stampa, la capitale somala
conserva tuttora importanti memorie del suo millenario passato
nonostante molti monumenti e opere siano stati distrutti o
trafugati durante il conflitto: obiettivo della mostra è, di
conseguenza, anche quello di sensibilizzare le autorità somale,
la cittadinanza e gli studiosi italiani sull'importanza di
valorizzare questo patrimonio culturale, scongiurando il pericolo
della distruzione indiscriminata degli edifici storici.
Il convegno del 17 aprile prevede un panel dedicato
all'urbanizzazione nella storia culturale di Mogadiscio" e uno
sulle problematiche urbane legate all'economia di sviluppo in
Somalia; seguirà una tavola rotonda dal titolo "Mogadiscio:
vantaggi della struttura urbanistica e opportunità economiche
sono le sfide chiave attuali". Saranno discussi il ruolo che
l'Italia, e in particolare la Regione Friuli Venezia Giulia,
dovrà assumere soprattutto nel campo della ricostruzione delle
infrastrutture nel campo dei servizi amministrativi, civili e
ospedalieri. Particolare attenzione sarà dedicata allo sviluppo
delle cooperazioni che, secondo i promotori dell'iniziativa,
possono portare a scambi commerciali favorevoli tra Italia e
Somalia in grado di implementare i traffici interportuali. Sarà
inoltre evidenziata la riqualificazione degli edifici storici che
l'Italia ha costruito in un determinato periodo storico e che
successivamente sono stati distrutti dagli eventi della guerra
civile.
ARC/PAU/gg
Una delegazione dell'associazione culturale italo-somala Sagal