Previsto l'impegno di 18 Tavoli di lavoro formati da rappresentanti locali dell'economia e della società: con il supporto dell'Ateneo friulano e il coordinamento scientifico dell'OCSE produrranno idee, aspettative e progetti per il futuro di Udine e del suo territorio.
Udine, 25 ago - "L'Amministrazione regionale conferma la sua collaborazione a Friuli Future Forum, l'iniziativa della Camera di Commercio di Udine che vede coinvolti anche il Comune e l'Università di Udine e le categorie economiche, nella consapevolezza che abbiamo bisogno di individuare una visione e una prospettiva per i prossimi anni della realtà udinese e della nostra regione: faremo una fotografia dell'esistente ma soprattutto indicheremo le azioni che riteniamo di dover fare per rilanciare il manifatturiero e per attuare le prospettive strategiche del Friuli Venezia Giulia".
Lo ha affermato la presidente della Regione Debora Serracchiani, in occasione della presentazione del Progetto "Agenda del Futuro - Udine 2024", parte integrante delle attività 2014 del Friuli Future Forum della CCIAA di Udine. Il Progetto prevede l'impegno di 18 Tavoli di lavoro formati da rappresentanti dell'economia e della società locali che, con il supporto dell'Ateneo friulano e il coordinamento scientifico dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), produrranno idee, aspettative e progetti per il futuro di Udine e del suo territorio.
Gli obiettivi del Progetto e le modalità di attuazione sono stati illustrati dal presidente della CCIAA Giovanni Da Pozzo, dal rettore Alberto Felice De Toni, dall'assessore all'Innovazione del Comune di Udine Gabriele Giacomini e dal project manager di Friuli Future Forum Renato Quaglia.
I risultati espressi dai Tavoli di lavoro, che saranno composti da 180 esperti e moderati da un mediatore (tutti docenti del Dipartimento di Scienze umane dell'Università di Udine coordinati da Mauro Pascolini), saranno alla fine analizzati da Roberto Grandinetti (Università di Udine - UNIUD), che produrrà un testo nel quale verrà riassunto quale futuro attenderà il Friuli, sulla base del materiale raccolto al lavoro dei Tavoli.
L'analisi verrà consegnata all'OCSE come ulteriore materiale e presentata pubblicamente a Udine. "Credo - ha commentato Serracchiani - che la regione dovrà valorizzare le proprie opportunità e farlo insieme ad un'Organizzazione internazionale di studi economici come l'OCSE ci dà garanzie importanti".
Serracchiani ha ritenuto particolarmente interessante la terza fase del Progetto, quella che inizierà nella prima metà di novembre, nella quale si porterà l'analisi sul piano dell'azione. "Su ragioni e motivazioni di questa crisi strutturale - ha affermato la presidente - siamo ormai tutti preparati: sono stati fatti innumerevoli seminari e convegni che ci hanno dato forse anche la possibilità di raggiungere idee comuni. Adesso è venuto il momento di agire".
"La Regione se ne fa carico per la sua parte, con delle proposte che abbiamo già avviato con il Piano strategico del Turismo, con il Piano di sviluppo regionale delle politiche industriali, con la riforma della Sanità e degli Enti locali, solo per citare le linee di intervento più importanti. A questo punto - ha concluso la presidente - abbiamo l'onere dell'indirizzo politico e amministrativo e siamo intenzionati a mettere in campo tutte le azioni, consapevoli che sia importante creare le condizioni della condivisione ma anche che ora bisogna iniziare a decidere".
ARC/EP
