Notizie dalla Giunta


19.08.2014 15:54

AUTONOMIE LOCALI: DONNE AL 39% GRAZIE ALLE NORME PER LA RAPPRESENTANZA DI GENERE

Udine, 19 ago - L'introduzione nelle Elezioni comunali 2014 delle disposizioni sulle quote di genere e la doppia preferenza di genere ha portato ad un aumento di consiglieri comunali eletti di genere femminile: dal 22,1 per cento del 2012 le elette sono infatti diventate il 38,9 per cento. "Questo incremento - ha commentato l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin - rappresenta senza dubbio un successo della normativa che abbiamo introdotto nel 2013; mi riferisco in particolare alle nuove misure finalizzate a favorire la rappresentanza di genere, previste dalla legge regionale 19/2013, che ha trovato prima applicazione in occasione delle Elezioni comunali 2014 in cui 131 Comuni sono andati al voto".

Le norme prevedono la facoltà, per l'elettore, di esprimere un secondo voto di preferenza in favore di un candidato di genere diverso rispetto a quello cui appartiene il candidato preferito per primo e il rispetto, nella formazione delle liste dei candidati alla carica di consigliere comunale, di una quota minima di riserva in favore del genere meno rappresentato, che tradizionalmente è quello femminile.

"In particolare - ha spiegato Panontin - si ritiene che l'effetto positivo sia dovuto alla combinazione delle due misure. Infatti, la sola previsione di una quota di riserva nella formazione delle liste, non accompagnata dalla previsione che consente all'elettore di esprimere la doppia preferenza di genere, non incide in modo significativo sulla elezione di candidati appartenenti al genere meno rappresentato".

Se si considerano, del resto, i dati relativi ai candidati proclamati eletti alla carica di consigliere regionale si nota come, nonostante la presenza nelle liste di una quota minima obbligatoria di candidati di genere femminile pari al 40 per cento, la percentuale di donne elette rimane piuttosto bassa (il 3,3 nel 2008; il 18,4 nel 2013), comunque inferiore alle percentuali di donne elette alla carica di consigliere comunale nelle elezioni del periodo 2009-2013, in assenza di qualsiasi vincolo normativo concernente la formazione delle liste in favore del genere meno rappresentato.

ARC/EP