"Stanziati 27 mln euro, superato problema reggenze dirigenti"
Trieste 13 set - "Da una posizione a livello nazionale di
retroguardia, di maglia nera, a un recupero da battistrada
testimoniato dalle cifre e dai fatti che superano le criticità
ereditate. Tra queste, il declassamento dell'Ufficio scolastico
regionale, la latitanza sull'attuazione dell'autonomia e un
peggioramento organizzativo della gestione dei servizi. Tutte
situazioni su cui siamo intervenuti conseguendo risultati tanto
concreti quanto oggettivi".
Questa la situazione del comparto scolastico regionale alla
riapertura delle lezioni evidenziata oggi a Trieste
dall'assessore all'Istruzione del Friuli Venezia Giulia, Alessia
Rosolen.
Come sottolineato da Rosolen, "l'Amministrazione si è impegnata a
dare risposte ai problemi con lo stanziamento di risorse,
predisponendo una nuova normativa e attraverso una serie di
accordi con il Ministero, collaborando costantemente con
l'Ufficio scolastico regionale".
Nel dettaglio, l'assessore ha ricordato innanzitutto gli oltre 27
milioni di euro investiti nel 2019, citando, tra questi, i 3
milioni, di cui due già versati e uno previsto per il prossimo
bilancio, rivolti all'acquisto di arredi e attrezzature
scolastiche per scuole di infanzia, primarie e secondarie dei
Comuni con meno di 10mila abitanti, 1 milione di euro destinato
al potenziamento di attrezzature informatiche per le scuole
primarie e secondarie di primo grado, ulteriori 600mila euro per
adeguare e migliorare laboratori e impiantistica degli istituti
professionali e tecnici e 4,6 milioni di euro di investimenti per
lavagne, banchi, supporti informatici, giochi per l'esterno.
"Questo - ha rimarcato Rosolen - è solo un tassello del mosaico
dell'istruzione in Friuli Venezia Giulia per l'anno scolastico
2019-20. In diciotto mesi abbiamo messo mano a ogni singolo
aspetto del settore. Siamo consapevoli di quanto il percorso sia
lungo e impegnativo, ma i risultati parziali non possono e non
devono essere disconosciuti".
Registrato anche un miglioramento che riguarda in particolare la
posizione dei dirigenti scolastici. "Lo scorso anno - ha
spiegato l'assessore - contavamo 169 istituti scolastici: 103
erano i dirigenti di ruolo assegnati con 75 reggenze, ovvero
posizioni a scavalco tra più istituti. Oggi gli istituti sono 167
(due gli accorpamenti), mentre le reggenze sono quasi azzerate.
Al netto di 8 posizioni di designazione nominale, restano 3
apicali vacanti. Quindi, sotto il profilo organizzativo per i
dirigenti scolastici, tra il 2018-19 e il 2019-20 il
miglioramento è stato netto e incontrovertibile".
Per quel che riguarda l'autonomia richiesta dal Friuli Venezia
Giulia in materia, Rosolen ha ribadito che il Governo centrale
"era e resta un interlocutore istituzionale cui è doveroso
rivolgersi con correttezza e consapevolezza dei rispettivi ruoli.
A tal riguardo, sul percorso di potenziamento dell'autonomia
amministrativa non prevediamo intoppi e siamo fiduciosi di
mantenere un rapporto di fattiva collaborazione con l'Esecutivo
nazionale".
"L'obiettivo del processo avviato sin dall'insediamento di questa
Giunta, già approdato nel mese di luglio all'attenzione della
Commissione Paritetica, è - ha spiegato l'assessore - esercitare
in modo compiuto una gestione maggiormente autonoma del settore
dell'istruzione, creando i presupposti per lo sviluppo e
l'ampliamento di alcuni programmi didattici e formativi coerenti
con le prospettive di crescita del tessuto sociale del territorio
regionale". Argomenti, questi, che potrebbero essere oggetto di
un incontro tra Rosolen e il ministro Lorenzo Fioramonti, atteso
in Friuli Venezia Giulia per la fine del mese.
Inoltre, Rosolen ha rivendicato il primato nazionale conseguito
con il progetto Scuola in ospedale. "Siamo la prima regione in
italia - ha detto l'assessore - ad aver previsto un sostegno
specifico al percorso scolastico di quei ragazzi che sono
ricoverati in ospedale, estendendo la misura anche ai più
piccoli. Un merito riconosciuto dal Governo che ci ha premiato
con la realizzazione in regione di un convegno sul tema a fine
novembre".
"Infine - ha concluso Rosolen - un altro problema che abbiamo
affrontato, anche allarmati da un significativo aumento dei casi,
è quello dei bambini con disturbi specifici dell'apprendimento
(Dsa). Nella fattispecie, abbiamo lavorato su due piani: da una
parte in collaborazione con la direzione Salute per uniformare le
valutazioni a livello regionale, dall'altra attraverso un
progetto con il Burlo Garofolo di Trieste al fine di sostenere la
formazione degli insegnanti e delle famiglie".
ARC/GG/fc
Al centro della foto l'assessore regionale all'Istruzione Alessia Rosolen