Udine, 23 ago - Il Consiglio delle Autonomie locali ha espresso
parere favorevole al regolamento regionale per l'attribuzione dei
finanziamenti destinati ad interventi di particolare pregio
architettonico
Il regolamento, approvato con delibera di Giunta lo scorso luglio
e illustrato dall'assessore alle Infrastrutture e territorio,
attribuisce alla Regione la possibilità di concedere contributi a
enti pubblici o a soggetti privati per interventi di recupero del
patrimonio edilizio esistente con riferimento a immobili di
proprietà di particolare pregio architettonico.
Sono ammesse a finanziamento opere di manutenzione, restauro,
risanamento conservativo, demolizione e ricostruzione o
ristrutturazione, anche mista ad ampliamento, ai sensi della
legge regionale 19/2009, attuate sulla sagoma dell'edificio o
dell'unità immobiliare o nelle aree pertinenziali dello stesso,
oppure interventi misti di ristrutturazione e contestuale
ampliamento.
Condizione per accedere al finanziamento è che gli interventi
siano realizzati in zone A o B0, ovvero in aree o su singoli
edifici alle stesse assimilati (centri storici o simili). Gli
edifici inoltre devono trovarsi sul fronte strada o su aree
prospicenti, così che l'intervento incida su un miglioramento
dell'aspetto urbano.
I progetti finanziabili sono valutati da una commissione composta
da quattro membri, designati dai rispettivi Enti di appartenenza
(un funzionario della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio del Friuli Venezia Giulia; due professori universitari
in architettura e beni culturali; un tecnico della Regione). Il
Cal ha chiesto che la commissione sia integrata con un quinto
componente in rappresentanza del Cal stesso.
Al fine di snellire le procedure, la norma prevede che, qualora
l'immobile non sia conforme al piano urbanistico comunale, sia
possibile acquisire una delibera di approvazione del Consiglio
comunale e un parere positivo del sindaco. In questo caso,
qualora anche la Commissione accolga la richiesta, il progetto
presentato avrà valore di variante urbanistica.
La misura ha una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro nel
triennio. La Regione può finanziare fino al 50 per cento
dell'investimento, con possibilità di arrivare all'80 per cento
se l'intervento migliora anche la sostenibilità ambientale,
economica ed energetica degli immobili. Sono finanziabili
interventi del valore minimo di 200mila euro.
Il Cal ha inoltre proposto la possibilità di cumulo con altri
finanziamenti pubblici, qualora la domanda sia fatta da un ente
pubblico e il contributo consenta di completare l'opera, dando
quindi compimento alla riqualificazione urbanistica.
ARC/SSA/gg