Venezia, 14 ott - "Le aggregazioni, quando fatte in modo
intelligente come nel caso delle Consorzio delle Venezie, sono
fonti di miglioramento per l'intero sistema. Ciò permette a tutti
i partecipanti di ottenere risultati che accrescono il valore del
settore vino che è molto importante per la nostra economia".
Lo ha detto l'assessore alle Risorse agroalimentari del Friuli
Venezia Giulia, Stefano Zannier, partecipando oggi a Venezia al
convegno internazionale "I valori del Pinot grigio, Stile
italiano". Organizzato dalla Regione Veneto con la collaborazione
della rivista Civiltà del Bere, l'incontro è servito per fare il
punto della situazione sulla nascita del Consorzio interregionale
ma, soprattutto, valutare le prospettive di crescita futura del
comparto triveneto alla presenza di buyers internazionali e
opinion leader del settore.
Alla presenza del presidente del Consorzio, Albino Armani nonché
dei rappresentanti della Regione Veneto e della Provincia
Autonoma di Trento, Zannier si è soffermato sul valore delle
aggregazioni territoriali in grado di portare vantaggi per
l'intero sistema e anche ai singoli produttori.
"Operare all'interno di un contesto molto più ampio della singola
realtà territoriale - ha affermato l'assessore Fvg - permette ai
partecipanti sia di cogliere le sinergie dell'intero sistema,sia
di coniugarle al proprio interno valorizzandone la produzione.
Far parte del Consorzio significa, inoltre, poter penetrare il
mercato con una maggiore efficacia rispetto a quanto si potrebbe
fare in forma singola o anche con il sostegno delle denominazioni
storiche".
Zannier ha inoltre posto in evidenza la necessità di sviluppare,
come in realtà sta avvenendo, i fattori comuni che caratterizzano
i produttori associati nel consorzio. "Lo sforzo da compiere - ha
spiegato l'esponente della Giunta Fedriga - è quello di trovare e
valorizzare gli elementi di contatto tra produttori e
imbottigliatori; questi, sviluppati poi in ogni singola realtà,
possono portare ognuno a massimizzare i propri vantaggi. Le
aggregazioni, quando sono fatte bene come in questo caso, sono
fonte di sprone per ottenere dei risultati migliori dell'intero
sistema. Ma, affinchè ciò succeda, è necessario che tutti gli
associati siano primus inter pares, senza quindi posizioni
predominanti, trovando così un equilibrio che dia serenità a
tutti gli associati".
Il Consorzio, ad oggi, conta su 26.400 ettari vitati, dai quali
ne deriva la produzione di 1,7 milioni di ettolitri di vino e 200
milioni di bottiglie immesse sul mercato. Il 45 per cento della
produzione mondiale del Pinot grigio e l'85 per cento di quella
nazionale avviene all'interno del Triveneto. Gli imbottigliatori
che fanno parte del sistema sono 362 mentre i viticoltori sono
10mila.
ARC/AL/fc