Inaugurato lo stand di Ersa e PromoTurismoFvg;
pronte 13 mila bottiglie da stappare
Verona, 7 apr - Il Friuli Venezia Giulia è tra le prime cinque
regioni italiane ambite dai visitatori interessati
all'enoturismo. È il dato rilevato da una ricerca condotta da
Vinitaly e presentata stamattina a Verona nel corso
dell'inaugurazione della fiera internazionale del vino.
L'enoturismo è una leva di richiamo importante se, come rilevato,
23 consumatori su 100 nel 2018 hanno fatto una vacanza in chiave
enoturistica. In questa prospettiva il Friuli Venezia Giulia è
indicato come la quinta meta più ambita dai visitatori, assieme
alla Puglia, dopo Toscana, Piemonte, Veneto e Sicilia, ovvero le
regioni più grandi per estensione e per volume turistico.
Il dato premia il grande lavoro svolto dalla Regione per
promuovere congiuntamente enogastronomia e offerta turistica,
come è stato evidenziato all'apertura ufficiale dello stand del
Friuli Venezia Giulia, alla presenza del governatore,
dell'assessore regionale alle risorse agroalimentari, forestali e
ittiche e dei presidenti del Consorzio delle Doc Fvg, Adriano
Gigante, e del Consorzio Collio, Robert Princic.
A testimoniarlo è la presenza congiunta a Vinitaly dell'Agenzia
regionale per lo sviluppo rurale (Ersa) e di PromoTurismoFvg, che
da oggi al 10 aprile proporranno diverse decine di eventi per
presentare al mercato il territorio e le 110 cantine che
partecipano allo stand regionale, cui si affiancano altri 70
produttori con stand propri. Sono oltre 13mila le bottiglie
pronte ad essere stappate nei quattro giorni e 13 i sommelier
dell'associazione regionale che accompagneranno le degustazioni
nell'enoteca regionale.
Il vino è cultura, un elemento di unicità che rende competitiva
la Regione a livello internazionale, come dimostra il dato
dell'export che rappresenta per il Friuli Venezia Giulia circa il
60% del mercato regionale; a livello nazionale il comparto
vinicolo vale 14 miliardi di euro al consumo e 6,2 miliardi per
esportazioni, con un delta invariato negli anni rispetto
all'export della Francia (9,3 miliardi). L'Italia cresce
all'estero soprattutto con gli spumanti (+15%) tra cui il
Prosecco si attesta in vetta alla classifica delle bollicine.
Per Adriano Gigante il Friuli Venezia Giulia deve investire
ancora nella promozione di un sistema consortile regionale per
competere con regioni che si muovono da sempre con maggior unità,
ma resta - come ha evidenziato Robert Princic - la crescente
volontà delle aziende di farsi protagoniste del mercato.
Dopo il concorso mondiale di Sauvignon, il Friuli Venezia Giulia
si appresta a ospitare nel 2020 il congresso mondiale di
enoturismo IWINETC che verrà presentato domani proprio a Verona,
alla presenza dell'assessore regionale alle attività produttive.
Gli altri appuntamenti clou sono gli incontri con i buyer: oggi
le degustazioni BtoB curate da Ersa sono state rivolte al Nord
America e alla Cina, domani tocca al Canada e martedì al Nord
Europa.
Lo stand - è stato detto durante l'inaugurazione - esprime il
meglio della capacità produttiva del Friuli Venezia Giulia, non
solo nel campo vitivinicolo ma anche culturale. Un connubio che
trova espressione nella collaborazione con la Scuola mosaicisti
di Spilimbergo, a cui va il merito di aver arricchito lo stand
regionale con i mosaici che riproducono il fiocco di Aquileia, la
rappresentazione musiva dell'intreccio dei rami di vite. Per il
direttore della scuola, Stefano Lovison, "un simbolo del legame
tra cultura, vino, mondo del lavoro e dell'economia".
ARC/SSA/ppd