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20.04.2015 17:24

TRASPORTI/ENERGIA: SERRACCHIANI, RAFFORZARE LA DIMENSIONE ADRIATICA

"Se in passato gli investimenti europei si sono focalizzati lungo la direttrice Nord-Sud, ora con la macrostrategia europea possiamo iniziare a definire priorità e progetti di rafforzamento delle connessioni terrestri e marittime tra versante orientale e occidentale della Regione Adriatico-Ionica" ha detto la presidente.

Trieste, 20 apr - "Se nel passato gli investimenti europei si sono focalizzati lungo la direttrice Nord-Sud, ora proprio in virtù della Strategia dell'Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR) possiamo iniziare a definire priorità e progetti di rafforzamento delle connessioni terrestri e marittime tra versante orientale e occidentale della Regione Adriatico-Ionica", ha sottolineato oggi a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani aprendo ufficialmente il primo incontro del gruppo di lavoro sul cosiddetto Pilastro 2 della macrostrategia europea per l'area adriatico-ionica.

Il Pilastro 2, dedicato ai temi del Trasporto e dell'Energia (Connecting Europe), vede quali capofila Serbia e Italia e, per il nostro Paese, è affidato in particolare all'esperienza di Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. Alla Strategia europea Adriatico-Ionica aderiscono otto Nazioni, di cui quattro extra Unione: oltre a Italia e Serbia, anche Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania e Grecia.

Connecting Europe, per migliorare la connessione sia all'interno della stessa Regione Adriatico-Ionica che con il resto dell'Europa, "non significa solo reti infrastrutturali ma anche relazioni di competenze, conoscenze e buone pratiche che intendiamo mettere a fattore comune per una crescita sostenibile dell'intera macroregione", ha sottolineato nell'occasione Serracchiani, affiancata dai quattro coordinatori (per l'Italia Antonio Cancian e Sergio Garribba; per la Serbia Tatjana Jovanovic e Mjriana Filipovic) e dal rappresentante dell'Unione Europea Giannantonio Ballette (della direzione per le Politiche regionali di Bruxelles).

In quest'area, "i servizi e le infrastrutture di trasporto sono ancora deficitarie", ha aggiunto la presidente del Friuli Venezia Giulia: "laddove la rete stradale è, in termini generali, piuttosto estesa in tutti gli Stati e dotata di standard accettabili, la dimensione ferroviaria versa invece in una situazione critica, con servizi insufficienti se non inesistenti. Occorre costruire le tratte mancanti, specialmente a livello transfrontaliero, per facilitare i collegamenti tra città e Paesi".

Ma anche i porti e i collegamenti marittimi sono caratterizzati da "frammentazione, regolamentazione diversificata e connessioni intermodali non adeguate", ha osservato ancora Serracchiani.

"Ritengo che le infrastrutture di base esistano e nel breve termine la priorità sia renderle fruibili, riabilitarle, razionalizzarle e modernizzarle in una logica di collegamenti transnazionali europei. Nel medio e lungo termine potranno poi essere messi in cantiere e realizzati progetti più ambiziosi, che però richiedono l'impegno congiunto dei nostri Paesi e dei territori".

ARC/RM

 
al primo incontro tecnico del Gruppo di lavoro di livello transnazionale sul Pilastro 2 "Connettere la Regione" della Strategia dell'Unione Europea per la Regione Adriatico-Ionica (EUSAIR), rilasciate a Trieste il 20 aprile 2015