Trieste, 29 mag - Nel programma di governo della Giunta Fedriga
esposto oggi in Consiglio regionale, lo stesso governatore ha
evidenziato come "uniti dobbiamo affrontare un'altra delle grandi
sfide di fronte alle quali siamo chiamati a dare risposte
convincenti: la gestione dei flussi migratori".
"Un tema - ha affermato Fedriga - che ha acceso il dibattito non
solo in campagna elettorale, la cui risoluzione, per ampiezza di
portata e complessità, non può naturalmente esaurirsi entro i
confini del Friuli Venezia Giulia".
"Sono tuttavia convinto - ha aggiunto - che, anche in un quadro
in cui Governo e istituzioni comunitarie recitano la parte dei
leoni, la Regione debba tenere il punto, forte del mandato
popolare che ha palesato i disagi di una politica di accoglienza
diffusa bocciata senza appello da una larghissima fetta della
cittadinanza".
Liberando il campo da possibili equivoci, il governatore si è
dichiarato "fermamente convinto che ogni essere umano meriti di
essere trattato con dignità e rispetto e su questo non tollero
speculazioni. Ciò premesso, sono altrettanto consapevole che
l'assenza di paletti a delimitare i confini tra il giusto
orientamento umanitario di una comunità e l'assurda vocazione di
questa a farsi carico di chiunque venga a bussare alle sue porte
risulti nociva, quand'anche non potenzialmente letale".
"Chi entra illegalmente nel nostro Paese - ha quindi spiegato
Fedriga - commette un reato" rispetto al quale, ha sottolineato,
"non c'è possibilità di smentita".
"Far sentire la voce del Friuli Venezia Giulia nelle sedi
opportune - ha annunciato il governatore - è dunque un compito
che intendo assolvere personalmente per non venire meno agli
impegni assunti e per lenire le situazioni di conflittualità
generate da soluzioni del passato che ritengo, fuori da ogni giro
di parole, assolutamente sbagliate".
Nel dettaglio, Fedriga ha parlato di "area di confine con
numerosi punti nevralgici - penso in primo luogo al Porto di
Trieste ma anche a valichi che, con l'allargamento dell'Europa,
hanno perso la loro caratteristica originaria di filtri - e, di
conseguenza, un territorio che necessita, ben più di altri, di
maggiori attenzioni per prevenire che insorgano e, ove opportuno,
vengano tempestivamente soppresse criticità che pongano a
repentaglio la sicurezza dei cittadini".
"In tale prospettiva - ha proseguito il governatore - oltre a
chiedere al Governo un maggior dispiegamento di Forze
dell'Ordine, anche la Regione può giocare la propria partita,
attraverso la valorizzazione della Polizia locale con il
rispristino e il potenziamento degli standard minimi di servizio
funzionali alla copertura di almeno tre turni, modulati sulle 24
ore per i Corpi che dispongano di più di 100 operatori, per 365
giorni all'anno".
L'ultimo passaggio sul tema ha riguardato l'installazione di
telecamere, l'agevolazione delle attività di controllo del
territorio, l'estensione alle Polizia Locale dell'esonero dal
pagamento del canone di concessione delle frequenze radio e dei
pedaggi autostradali sulla rete regionale, la creazione di sale
operative, anche intercomunali, attive sulle 24 ore, e
l'investimento per il passaggio dalle frequenze analogiche a
quelle digitali, considerati "ulteriori tasselli sui quali
intendo lavorare per garantire la massima efficienza a un mosaico
che ritengo essenziale affinché ogni cittadino del Friuli Venezia
Giulia si senta davvero libero in casa propria".
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