Torviscosa (Udine) 14 nov - "Credo che quest'area vada completamente bonificata. Il Ministero ha già presentato una richiesta stralcio sui fondi di coesione europea per poter avere le risorse necessarie. Per le bonifiche intendo utilizzare lo stesso criterio adottato per il superamento del rischio idrogeologico: finanzierò prima i Siti di Interesse Nazionale (SIN) che hanno i progetti pronti. E qui siamo già avanti con la progettazione".
Lo ha affermato oggi a Torviscosa il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti intervenuto oggi al convegno Prospettive per Torviscosa, tra rilancio industriale e salvaguardia del patrimonio storico, in cui si è trattato della bonifica del sito inquinato, 2 milioni di metri quadri per il quale è previsto un investimento di 40 milioni di euro, di cui solo 8 già a disposizione.
"Mi prendo l'impegno di adoperarmi al massimo per reperire i fondi", ha assicurato il ministro, a Torviscosa assieme alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, al sindaco Roberto Fasan, alla presidente del Gruppo Bracco Diana Bracco, al commissario straordinario della Caffaro in liquidazione Marco Cappelletto, presenti, tra gli altri, il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello e l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito. Un confronto aperto con un minuto di raccoglimento per la tragedia avvenuta ieri a Parigi, definita un attentato all'intera Europa.
"Oggi stiamo sostituendo l'economia lineare del '900, che ci ha lasciato un fortissimo inquinamento, con un'economia pulita ecosostenibile, anche nel settore chimico, che sarà fattore di competitività economica", ha spiegato Galletti nel suo intervento, aggiungendo che "i siti inquinati possono diventare una leva di sviluppo" e precisando che "questo può diventare un polo chimico" grazie a imprenditori che ci credono.
"Siamo di fronte a un sito importante, dove possiamo davvero realizzare nuovi insediamenti industriali e garantire posti di lavoro", ha detto la presidente Serracchiani, sottolineando la volontà della Regione "di fare la nostra parte, coniugando recupero e sviluppo industriale con la tutela del territorio, come abbiamo fatto in altre aree di crisi, come ad esempio nel SIN di Trieste. Quindi stiamo valutando l'ipotesi anche di un Accordo di Programma con il Governo. Dovremo evidentemente ricorrere a risorse pubbliche e auspicabilmente anche private".
"Questo Paese ha bisogno dell'industria e di non disperdere lo straordinario patrimonio del suo manifatturiero", ha indicato Serracchiani, evidenziando "il dovere di pensare che a Torviscosa si possa fare un importante polo chimico".
A margine del convegno, Galletti e Serracchiani, accompagnati da diversi imprenditori e dal commissario Cappelletto, hanno visitato l'area del sito di Torviscosa ex Snia, in cui un tempo si produceva cellulosa e dove attualmente sono impegnate sei società: la Bracco/SPIN, che produce mezzi di contrasto per la diagnostica (134 addetti), il Gruppo Bertolini, leader nel fine chemicals (140 occupati), Serichim, impegnato in ricerca e certificazioni analitiche (15 addetti), Lavanderie Adriatiche (una quarantina), la Centrale Edison che produce energia elettrica per il mercato ed energia termica, ai quali si aggiungerà Halo Industry per la produzione di cloro soda.
Al termine, la presidente e il ministro, assieme al sindaco, hanno inaugurato due allestimenti espositivi: Quando l'Italia aveva le fabbriche, con 350 immagini digitalizzate provenienti dall'archivio Snia, finanziato dalla Fondazione Bracco, scatti d'epoca che Vincenzo Aragozzini, pioniere della fotografia industriale dedicò agli stabilimenti Snia in Italia; e Filippo Tommaso Marinetti a Torre Viscosa, foto e documenti - da poco ritrovati nella biblioteca della Yale University - per illustrare i rapporti che il poeta futurista ebbe negli Anni Trenta con il presidente di Snia Viscosa Franco Marinotti, che a lui commissionò un poema che celebrasse la fondazione della cittadina.
ARC/PPD
