Pordenone, 13 mag - La Regione è impegnata a rimuovere gli
ostacoli che frenano la ripresa nel settore delle costruzioni
anche attraverso la norma 'Semplifica FVG': si proporrà di
sciogliere i vincoli burocratici esistenti a danno anche
dell'attività delle professioni, in particolare quella degli
ingegneri.
A evidenziarlo, l'assessore regionale alle Attività produttive,
intervenuto, assieme all'assessore regionale alle Risorse
agroalimentari e forestali, al 50. anniversario della
costituzione dell'Ordine degli ingegneri di Pordenone (OdI PN),
celebrato nel capoluogo della destra Tagliamento, a Palazzo
Montereale Mantica.
In cinquant'anni (l'OdI PN è stato costituito nel gennaio del
1969) l'Italia è profondamente cambiata, così come la realtà
pordenonese, che in quegli anni, quando fu costituita la
Provincia, stava vivendo un periodo di grande sviluppo
industriale.
Al contrario oggi stiamo addirittura vivendo un clima che
parrebbe essere ostile alle imprese, alle associazioni, alle
categorie: a chi vuole fare. c si dovrebbe invece porre
l'obiettivo di far ripartire il Paese, così come il Friuli
Venezia Giulia.
Per fare questo, per fare sì che l'economia ricominci a correre,
occorrerebbe eliminare i troppi vincoli che tuttora frenano la
ripresa e lo sviluppo.
Questo Paese, ma anche il Friuli Venezia Giulia, per ripartire e
ricoprire lo svantaggio che abbiamo con gli altri Paesi, dovrebbe
poter reinvestire anche nelle infrastrutture, per produrre
redditività e occupazione.
E se in Italia sono fermi e inutilizzati 26 miliardi di risorse
destinate alle opere pubbliche, che potrebbero generare
investimenti per 90 miliardi di euro, nel Friuli Venezia Giulia,
sempre a causa della burocrazia, giacciono nei Comuni 900 milioni
di euro, che dovrebbero essere impiegati soprattutto per opere di
viabilità e infrastrutturali.
Con questi obiettivi, oltre a quello di semplificare la
burocrazia, sempre nel settore delle opere pubbliche, la Regione
si è mossa per ottenere dallo Stato fondi destinati agli
interventi da impiegare a fronte dei gravi fenomeni meteorologici
che hanno colpito il Friuli Venezia Giulia lo scorso autunno.
Si tratta di 370 milioni di euro, che saranno impiegati sul
territorio.
ARC/CM/ppd