Maltempo: Scoccimarro, avviate opere e tavoli per lago di Barcis
Trieste, 28 mag - "La Regione ha posto da subito massima
attenzione al problema dell'interramento del lago di Barcis
avviando, già qualche giorno prima della tempesta Vaia di fine
ottobre, un tavolo interdirezionale per affrontare l'emergenza
idrogeologica del bacino della Valcellina".
Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Fabio
Scoccimarro, rispondendo oggi in Aula ad una mozione trasversale
delle forze di maggioranza relativa alla ridotta capacità
dell'invaso del Lago di Barcis e alle possibili soluzioni da
adottare.
"La giunta si è attivata due giorni prima dell'ondata di maltempo
per costituire il gruppo di lavoro che si sta occupando della
criticità causata dall'interramento del lago di Barcis", ha
precisato l'assessore aggiungendo che "ci sono già stati incontri
con i sindaci di Barcis e Montereale Valcellina, con tutti i
sindaci della vallata e i tecnici di FvgStrade nonché con il
Consorzio di bonifica e con il concessionario Edipower, anche in
relazione alla realizzazione del nuovo ponte in destra lago e del
nuovo scolmatore di piena".
I primi interventi urgenti sono stati inseriti nel piano della
Protezione civile finanziato dal Dipartimento nazionale e
prevedono opere per un totale di 3,9 milioni di euro che
comprendono lo sghiaiamento del Cellina dalla confluenza con il
Pentina verso monte sino oltre la congiunzione del torrente
Varma, la sistemazione del tratto del torrente Cimoliana
dall'abitato di Cimolais alla confluenza con il Cellina, la
sistemazione delle difese spondali del ponte di Cimolais ed il
rispristino delle erosioni del Cellina nel tratto compreso fra
Mezzocanale ed Arcola.
"Tramite il Commissario per l'emergenza maltempo abbiamo inoltre
chiesto allo Stato ulteriori 8 milioni di euro per il trasporto
dei materiali solidi a valle" ha riferito ancora l'assessore
precisando che i tavoli tecnici si stanno confrontando su diverse
ipotesi di intervento a breve, medio e lungo periodo, rispetto
alle quali le valutazioni sulle modalità di intervento
richiederanno anche il coinvolgimento del concessionario Edipower.
Gli interventi sono compresi in un arco temporale che va dai 12
mesi ai due anni, fino ad un piano straordinario di lungo termine
(10 - 15 anni) per lo sghiaiamento di 200mila metri cubi l'anno.
"È nostra intenzione non fermarci alla sola emergenza ma trovare
una risoluzione continuativa e definitiva che tenga in
considerazione le esigenze di tutti i soggetti interessati
rispetto alle varie destinazioni d'uso del lago, che vanno dai
fini energetici a quelli turistico - ambientali".
ARC/SSA/ppd
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