25 aprile: Regione, inaccettabili polemiche e scontri
Trieste, 25 apr - È importante che la giornata del 25 aprile
sia vissuta come una festa per tutti. Le polemiche che si
susseguono ogni anno in occasione di questa ricorrenza dovrebbero
rimanere distanti dalla realtà dei fatti. Alcuni episodi
verificatisi sul territorio nazionale, culminati con la
contestazione della Brigata Ebraica, sono manifestazioni
antisemite vergognose, che contraddicono il significato della
Liberazione e alimentano il sentimento che portò alla
persecuzione del popolo ebraico. Questa la sintesi del pensiero espresso dal governatore del
Friuli Venezia Giulia a margine della cerimonia per il 79esimo
anniversario della Liberazione dal nazifascismo, svoltasi questa
mattina nella Risiera di San Sabba a Trieste. Il massimo esponente dell'Esecutivo regionale ha sostenuto come
il 25 aprile non possa diventare occasione per creare divisioni e
scontri, anziché rappresentare un simbolo di unità, e ha
successivamente definito inaccettabili alcuni contenuti del
messaggio della rappresentante dell'Anpi Padova intervenuta
durante la celebrazione in Risiera. Parole che, secondo il
governatore, sminuiscono il tema delle foibe e si rivelano
umilianti nei confronti delle sofferenze patite da un'intera
comunità. Nel corso della commemorazione, il governatore ha preso parte
alla deposizione della corona d'alloro ai caduti, assieme al
prefetto e al sindaco di Trieste. Presenti anche rappresentanti e
labari di vari gruppi, enti, associazioni dei Volontari della
Libertà, dei Caduti, delle Associazioni combattentistiche e
d'Arma, dei sindacati, del Comitato internazionale del Lager
nazista della Risiera di San Sabba, oltre alla bandiera della
Brigata Ebraica.
ARC/PAU/gg
Un momento della celebrazione del 25 aprile nella Risiera di San Sabba a Trieste
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