Necessaria responsabilizzazione territori
Udine, 31 mar - "La condivisione del Governo centrale per
costruire insieme con i territori lo strumento operativo del Next
generation Eu e la responsabilizzazione degli stessi, che
dovranno essere all'altezza di guardare in un'ottica nazionale e
non solo locale, sono le due sfide che abbiamo davanti per
progettare uno sviluppo su basi solide e a lungo raggio".
Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia,
Massimiliano Fedriga, in occasione della tavola rotonda su "La
ripresa dell'Europa, il rilancio dell'Italia ed il Next
generation Eu", moderata da Gerardo Greco e organizzata
dall'Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle
Regioni d'Europa (Aiccre), sezione italiana del Consiglio dei
Comuni e delle Regioni d'Europa (Ccre) per celebrare la XVI
Assemblea congressuale nazionale.
"Se le Regioni, le Province e i Comuni - ha rimarcato Fedriga -
non saranno in grado, pur nelle proprie specificità, di muoversi
in un'ottica nazionale nella costruzione del Piano, rischieremo
uno scontro a chi ottiene di più: modalità che non favorirebbe il
Paese, l'Europa né i nostri cittadini".
Il governatore ha anche rilevato il grande merito delle Regioni
nel contesto pandemico: "hanno dimostrato di saper dare una
risposta al Paese".
Un esempio di buone pratiche, secondo Fedriga, è da individuare
nell'evoluzione della Conferenza delle Regioni dove "nella lotta
alla pandemia, si è per gran parte superata la visione della
spartizione rispetto alle singole Regioni e si è percorsa la
direzione delle soluzioni unitarie con la sensibilità dei
territori".
"Quanto al Piano - ha detto Fedriga - in Friuli Venezia Giulia
stiamo lavorando, come in altre Regioni, in un clima di
incertezza rispetto alle scelte del Governo di condivisione e di
costruzione della proposta italiana del Next Generation Eu;
auspico che le incertezze si sciolgano il prossimo 8 aprile
nell'incontro con il presidente del Consiglio nella seduta della
Conferenza delle Regioni".
Fedriga ha poi dettagliato sulle modalità adottate in Fvg nella
costruzione dei contributi al documento che "non si sono limitati
alle singole proposte per il Next generation Eu ma hanno guardato
ad un piano complessivo con una visione di lungo raggio, da oggi
ai prossimi decenni. E' necessario - ha spiegato - tracciare la
strada da intraprendere e quando è chiaro l'obiettivo, si tratta
di verificare quanti passi possiamo compiere con le risorse a
disposizione per non rischiare di mettere in piedi iniziative,
anche utili, ma che non trovano esplicazione in un quadro di
prospettiva e non sono integrate. L'integrazione - ha continuato
Fedriga - passa anche attraverso il rapporto con i territori,
auspico quindi che il Governo abbia consapevolezza di questo
aspetto fondamentale. La stessa Commissione europea indica la
necessità di costruire il Piano insieme a loro".
Sollecitato dal moderatore sul tema dell'approvvigionamento dei
vaccini, Fedriga ha evidenziato "un netto cambio di passo per la
fornitura vaccinale rispetto a qualche mese fa" e ha
rappresentato la posizione del Friuli Venezia Giulia rispetto
alle offerte vaccinali dirette proposte ad alcuni territori:
"tutte le strade possibili per l'approvvigionamento vanno
esplorate ma solo in un'ottica di coerenza con il Governo
nazionale e con documentate verifiche per tutelare i cittadini ed
evitare mosse azzardate che possono mettere a rischio la
sicurezza dei territori".
Sul comportamento dell'Unione europea rispetto alla fornitura
vaccinale Fedriga ha rimarcato le criticità: "è emerso un vulnus
importante - ha chiarito -. Nell'emergenza pandemica, dei settori
fondamentali non sono riusciti a trovare risposte all'interno
dell'Ue stessa: è mancata la capacità di una produzione autonoma
dei vaccini che renda l'Ue autosufficiente ed è mancata
l'incisività dei rapporti di forza con i produttori farmaceutici.
Rispetto a Paesi quali Usa e Gran Bretagna, l'Unione europea è
stata meno efficace nell'ottenere i risultati".
Sul Next generation, Fedriga ha espresso, infine, la convinzione
che l'Unione Europea abbia compiuto un passaggio storico con un
nuovo approccio al modello di tenuta del sistema imprenditoriale
economico e sociale dell'Europa "ma i passi da fare sono ancora
molti".
ARC/LP/ep
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga
Foto Regione FVG