Tasso di mortalità inferiore alla media nazionale
Trieste, 23 mar - "Il quadro epidemiologico in Friuli Venezia
Giulia registra un incremento dell'andamento della curva del
contagio del 2% che è in calo se comparato con le ultime 3
settimane quando i dati registravano +37%, +38% e +57%. Ci
aspettiamo, quindi, una conseguente flessione anche se,
inevitabilmente, ancora cresce la domanda ospedaliera".
Ne ha dato conto oggi in Consiglio regionale il vicegovernatore
del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, rilevando come "il quadro dell'epidemia è alto ma è
coerente con l'andamento della gran parte del Paese".
Pur sottolineando che le spiegazioni puntuali verranno fornite in
sede di commissione consiliare, Riccardi ha voluto soffermarsi
sul quadro regionale e sugli aspetti legati agli strumenti di
valutazione della pandemia.
"In questa regione la sorveglianza sanitaria è molto alta e se
guardiamo oltre al dato puro sulla mortalità e sull'andamento del
contagio - ha riferito -, se esaminiamo il numero dei tamponi, il
rapporto fra questi e la popolazione e il rapporto fra la
mortalità e i positivi rilevati, in certi casi ci troviamo al di
sotto della media nazionale per il 2020 e per il primo trimestre
di quest'anno".
Nel dettaglio, nel 2020, il rapporto fra numero di tamponi e
popolazione, vede una media italiana di 44.597 tamponi ogni
100mila abitanti contro i 77.356 tamponi ogni 100.000 abitanti
del Fvg. "Ciò significa - ha detto il vicegovernatore - che
quando si va a cercare l'infezione la si trova e se la si cerca
meno è evidente che la si trova con una percentuale minore".
Sul rapporto fra i casi positivi e i tamponi, nel 2020 la media
italiana è al 7,9% mentre il Fvg con il 5,4% è la penultima
regione dopo la provincia autonoma di Trento.
Quanto ai dati relativi al periodo dal 1° gennaio al 21 marzo
2021, l'andamento dell'epidemia segna un rapporto fra positivi e
tamponi ogni 100mila abitanti di 34.023 tamponi (media italiana),
contro i 50.142 del Friuli Venezia Giulia che la posizionano fra
i primi posti dopo la provincia autonoma di Bolzano, il Veneto e
l'Abruzzo.
Riccardi ha sottolineato come i casi dei positivi sui tamponi,
nel periodo dal 1° gennaio al 21 marzo 2021, si attestino ad una
media italiana del 6,3% contro un 6,9% del Fvg, dietro a Puglia,
Calabria, Marche, Campania, Molise Basilicata, Provincia autonoma
di Trento, Lombardia ed Emilia-Romagna: "Non è un indicatore
banale sull'andamento dell'epidemia e sull'attività di
sorveglianza, attività quest'ultima che il nostro servizio
sanitario svolge in modo imponente".
Un altro aspetto rilevante per il vicegovernatore riguarda la
mortalità standardizzata. Nel 2020 rispetto ai 5 anni precedenti
sulla mortalità standardizzata, il tasso per decesso da Covid in
Friuli Venezia Giulia è pari al 100,02 mentre la media del Nord
Italia è di 151,6 e quella italiana di 103,9. Quindi il tasso di
mortalità in Fvg è inferiore alla media nazionale.
La variazione percentuale dei decessi per il complesso delle
cause nel 2020, confrontata con la media dello stesso periodo del
2015-2019, e dei decessi per Covid-19 vede un aumento del 12,5%
in regione contro una media del 24,6% nel Nord Italia e del 15,6%
a livello nazionale.
"I deceduti su soggetti positivi al Covid-19 nel 2020 danno una
media italiana del 3,5%, mentre in questa regione la media è del
3,3%", ha chiarito Riccardi.
Un altro aspetto da rilevare sull'andamento pandemico da
settembre a marzo 2021 è il numero dei focolai settimanali: "In
riduzione negli ospedali e nelle case di riposo grazie alla
campagna vaccinale - ha indicato il vicegovernatore -, mentre si
sono registrati indicatori crescenti nelle attività scolastiche,
nel lavoro e nelle frequentazioni familiari. I focolai presentano
modalità di trasmissione veloce soprattutto nei contesti
familiari e nei piccoli Comuni".
L'esponente della Giunta Fedriga ha dato conto anche delle ultime
sequenze della variante inglese: "Dal 5 febbraio al 17 marzo in
Friuli Venezia Giulia rileviamo complessivamente una percentuale
di positivi da variante inglese del 48,3% con punte del 75%
nell'ex provincia di Gorizia e del 57% in quella di Udine".
ARC/LP/pph
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi
Foto ARC Montenero