Udine, 18 mar - Il Friuli Venezia Giulia aggancerà la ripresa
nel comparto turistico se alle Pmi del settore sarà garantita
maggiore liquidità.
È quanto ha rimarcato l'assessore regionale alle Attività
produttive e turismo, Sergio Emidio Bini, intervenuto oggi alla
seduta della II commissione consiliare, convocata per audire gli
operatori del settore per un'analisi sulla crisi del comparto
turistico.
Bini ha indicato i temi che porrà all'attenzione del ministro al
Turismo, Massimo Garavaglia, nella commissione turismo della
Conferenza Stato-Regioni che si riunirà la prossima settimana: in
primis la liquidità delle imprese necessaria per evitare di
creare crediti deteriorati. "Chiederò - ha detto Bini - di
prorogare la moratoria delle banche, rivedere il rating delle
imprese, allungare le garanzie pubbliche da 6 ad almeno 15 anni,
consentire a imprenditori e operatori di recuperare l'Iva sui
crediti non riscossi". Altre richieste riguarderanno la
ristrutturazione del ruolo di Enit (Agenzia nazionale del
turismo) e la regolamentazione delle professioni turistiche.
Oltre alle misure in campo economico, Bini ha evidenziato come
"il vaccino è la nostra luce in fondo al tunnel e solo un
imponente piano vaccinale potrà garantirci la vera uscita dalla
crisi".
Bini ha poi tracciato il percorso con cui la Regione intende
passare dalle misure emergenziali ad un piano strategico di
investimenti per le imprese e per la promozione del territorio.
I dati di chiusura del 2020 hanno portato l'assessore a definire
il Friuli Venezia Giulia una "regione resiliente, avendo perso il
16 per cento delle imprese nel comparto commercio, turismo e
servizi connessi, a fronte di una flessione media registrata a
Nordest del 19 per cento, dove il Veneto ha perso il 20 per cento
e l'Emilia Romagna il 17". L'assessore ha quantificato in mezzo
miliardo di euro la perdita complessiva del comparto turistico in
regione, con dati impietosi che tracciano un "anno drammatico con
un calo del 55 per cento del fatturato per la ristorazione, del
40 per cento del commercio al dettaglio, del 51 per cento in
media delle presenze turistiche".
Di fronte a questo quadro Bini ha rivendicato le azioni con cui
"la Regione ha cercato di fermare l'emorragia in fase
emergenziale, privilegiando un metodo di condivisione e dialogo".
Con le tre linee di ristori erogate tra primavera 2020 e marzo
2021 (oggi si è aperto il canale per la terza tranche che vale
21,4 milioni di euro), sono stati messi a disposizione
complessivamente 70 milioni di euro per far fronte a 42 mila
richieste a valere sui canali 2020 e una previsione di ulteriori
15mila beneficiari sul canale attualmente operativo.
"Scelte difficili - ha evidenziato Bini - che si sono scontrate
con un sistema non ideale quale è quello dei codici Ateco, che
anche il Governo si appresta adesso ad abbandonare, ma che era
l'unico percorribile per garantire certezza e rapidità di
erogazione dei fondi, che in regione sono stati accreditati con
una tempistica media compresa tra 30 e 45 giorni".
Quanto alla strategia regionale, Bini ha ricordato anche i fondi
delle sezioni anticrisi con cui sono stati deliberati 238
prestiti con le regole speciali anti-Covid per un valore di 33
milioni di euro per la sola sezione commercio, turismo e servizi.
Oltre a ciò, nel bilancio regionale sono allocati 100 milioni di
euro, tra fondi regionali, nazionali ed europei, per gli
investimenti in strutture strategiche turistiche. "Stiamo
potenziando i servizi regionali che dovranno seguire i cantieri.
Nel frattempo verrà data attuazione alle misure previste dalla
legge SviluppoImpresa" ha detto Bini.
Sul fronte della promozione in vista della prossima stagione, è
intervenuto il direttore generale di PromoTurismoFVG, Lucio
Gomiero, che ha indicato in sicurezza, esperienze e
digitalizzazione gli assi su cui si concentrerà l'azione
dell'ente. La promozione della montagna coinvolgerà dieci ambiti
e non solo i sei poli; il mare si avvarrà del portale unico delle
spiagge Fvg; la CardFvg, rafforzata nelle caratteristiche
gestionali, verrà declinata anche per territori e aree tematiche
(ad esempio con una sezione della CardFvg solo per le città
d'arte); verrà rafforzata l'offerta di eventi e esperienze
diffuse sul territorio da sfruttare nell'arco estivo (lo scorso
anno tra agosto e settembre è stato recuperate il 95 per cento di
presenze del 2019). Quanto alla campagna promozionale questa
potrà contare su 1,2 milioni di euro e sarà declinata offline,
online, su radio e televisioni (circuiti locali), che consentono
una maggiore flessibilità e velocità nel cambiamento del
palinsesto rispetto alle variazioni dell'offerta condizionate
dall'andamento della pandemia.
ARC/SSA/ep
L'assessore regionale alle Attività produttive e Turismo Sergio Emidio Bini
Foto Regione FVG