Montenars (Ud), 6 mag - E' stata intitolata, oggi, nel 43°
anniversario del sisma del '76, a Giuseppe Zamberletti
commissario straordinario per il terremoto del'76 e a i sindaci
di Montenars che si sono susseguiti dall'anno della tragedia, la
sala del Consiglio comunale di Montenars.
A rappresentare la Regione era presente il vicegovernatore -
assieme al presidente del Consiglio regionale e all'assessore
alle Finanze del Friuli Venezia Giulia - che nel suo intervento
ha fatto un ritratto del padre della Protezione civile citando
anche alcuni ricordi personali e sottolineando lo spessore umano
e politico di un uomo sempre in prima fila, in mezzo alla gente
colpita da drammi e a fianco delle forze messe in campo da Stato,
Regioni e Comuni.
Nelle parole dell'esponente della Giunta, il commissario
straordinario, artefice di quel capolavoro politico che è la
Protezione civile, incarna i valori di dedizione allo Stato e
rappresenta il vero interprete della cooperazione tra il potere
centrale e il sistema regionale.
Il vicegovernatore ha apprezzato l'iniziativa
dell'amministrazione comunale di Montenars auspicando che
l'esempio venga emulato anche da altri e ha rimarcato il
sentimento di riconoscenza che il popolo del Friuli Venezia
Giulia deve a Zamberletti il quale fu capace di comprendere il
carattere introverso dei friulani e di far uscire l'orgoglio e la
straordinaria capacità di reazione alla tragedia.
Ne è emerso un ritratto di un uomo che aveva il Friuli nel cuore,
che garantiva lo Stato esaltando i valori della sussidiarietà.
Per l'amministrazione regionale, Zamberletti fu garante anche
della classe politica con cui trovò soluzioni che fecero
diventare la nostra ricostruzione un modello. A tutelare i poteri
dello Stato c'era un uomo che trasmetteva rispetto e fiducia
perché anche lui, pur non essendo figlio delle nostre terre,
sentiva sulle spalle il peso della gente colpita.
Altre figure di grande valore nella tragedia del sisma del '76,
citate dal vicegovernatore, furono Mario Toros, Antonio Comelli,
Adriano Biasutti, Salvatore Varisco, Ivano Benvenuti: una classe
dirigente e una società diversa da oggi in cui forte era il senso
di appartenenza alle Istituzioni, in cui veniva riconosciuto il
principio della delega e dove il sistema democratico aveva altri
modi.
L'intitolazione della sala consiliare, un luogo dove si anima la
democrazia e si fanno le scelte per il futuro, rappresenta anche
per l'assessore alle Finanze un momento significativo accanto al
ricordo e alla grande opera di ricostruzione.
ARC/LP/ppd