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16.07.2014 11:17

CULTURA: DAL 18 LUGLIO AL 14 SETTEMBRE JOE TILSON IN MOSTRA A VILLA MANIN

Trieste, 16 lug - Segni e simboli, la mostra di opere su carta di Joe Tilson organizzata dalla Triennale Europea dell'Incisione in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l'Azienda speciale Villa Manin e con il sostegno della Fondazione Crup, sarà inaugurata venerdì 18 luglio (ore 18) nell'Esedra di Levante a Villa Manin di Passariano e rimarrà aperta al pubblico con ingresso gratuito fino al 14 settembre (martedì-venerdì 15-18, sabato e domenica 10-19).

"Ancora una volta Villa Manin diventa un centro di diffusione culturale - afferma l'assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti - mettendo a disposizione progetti eterogenei che spaziano nelle arti visive e che si impongono in importanti rassegne internazionali".

Joe Tilson, che sarà presente all'inaugurazione, nasce a Londra nel 1928. Si forma al Royal College of Art di Londra con Kitaj, Peter Blake, Allen Jones e David Hockney. Nel 1964 viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia, dove viene presentato ufficialmente il movimento della Pop Art, ottenendo un riconoscimento internazionale. Comincia il suo interesse nei confronti delle tematiche antropologiche, contamina archetipi e simboli di varie culture (dalle civiltà indiane d'America agli aborigeni australiani) attraverso il linguaggio contemporaneo.

L'artista utilizza segni strutturali e modulari: lettere dell'alfabeto, giorni della settimana, riferimenti alchemici, dai quattro elementi base (terra, acqua, aria, fuoco), alle quattro stagioni, ai punti cardinali, il mese lunare, il labirinto, la scala, gli enigmi.

Dagli anni Sessanta, Tilson partecipa a rassegne internazionali d'arte e realizza mostre personali in città italiane e straniere tra cui Londra, Parigi, Rotterdam, Vancouver, Montreal, Dallas, New York, Lubiana, Venezia e Siena. Sue opere sono presenti alla Tate Gallery di Londra, al Museo de arte di San Paolo e alla Kunsthalle di Basilea.

L'esposizione di Villa Manin di Passariano, curata da Giuseppe Bergamini e Enzo Di Martino, integra un nucleo di una quindicina delle ormai rare opere grafiche realizzate nel momento della Pop Art storica.

ARC/Com/RED