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09.07.2014 17:53

MITTELFEST: IL FVG RILANCIA L'IDEALE DI UNA GRANDE CULTURA EUROPEA

Udine, 9 lug - "Segnali. Cartografia della bellezza inquieta". È questo il titolo della XXIII edizione del Mittelfest che, ha confermato il direttore artistico Franco Calabretto, quest'anno si svolgerà interamente a Cividale del Friuli.

Dopo Milano e Vienna, la cittadina longobarda è stata oggi la sede della presentazione, anche in Friuli Venezia Giulia, dell'evento che nel 2014 vedrà la partecipazione di 10 Paesi dell'area centroeuropea (oltre all'Italia, Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Svizzera, Paesi Bassi e Kazakistan) e verrà declinato in otto percorsi per un cartellone che contiene una cinquantina di spettacoli in calendario dal 19 al 27 luglio.

La Regione era rappresentata dal presidente della V Commissione consiliare Cultura Vincenzo Martines che ha ricordato la nutrita attività legislativa in atto ai fini della riforma e ha rilevato come la cultura sia il centro di un ddl (disegno di legge) da mettere a punto entro l'anno, "uno strumento normativo nuovo - ha detto - che la prossima settimana sarà oggetto di audizioni e di analisi proprio da parte della V Commissione".

Martines ha quindi notato come parte della nostra specialità derivi dalla cultura, dalle minoranze, dalle molte lingue parlate. "È nostro interesse che il confronto con gli operatori sia schietto e limpido perché questo è l'unico modo per portare a casa scelte troppo a lungo rinviate", ha detto Martines. "È una sfida che lanciamo anche al mondo della cultura e quindi al Mittelfest, per il quale mi auguro sia l'anno zero per guardare alla questione culturale in modo molto diverso rispetto al passato".

Ad aprire la conferenza stampa era stato il presidente del Mittelfest Federico Rossi che ha sottolineato, tra l'altro, il collegamento della nostra regione con le grandi culture europee. Concludendo la presentazione, Rita Maffei, consulente per il settore teatro, ha evidenziato a sua volta l'importanza di credere nella possibilità di arrivare ad un "teatro europeo" e sottolineato come la Mitteleuropa raccontata dal Festival sia una realtà dell'anima.

Il compito di illustrare il lavoro, i contatti, le novità e la vastità di un cartellone che contiene molte prime assolute è spettato al direttore artistico Franco Calabretto, il quale ha spiegato come nel dna di Mittelfest ci siano la vetrina internazionale e l'attenzione alle migliori realtà del territorio. "Il Festival si inserisce in un contesto difficile", ha aggiunto Calabretto, sottolineando la lampante incertezza politica, sociale e quindi culturale di questo periodo.

"C'è una grande disaffezione nei confronti dell'ideale di Europa - ha spiegato - e senza avere la pretesa di avere risposte, il Mittelfest tenta di dare segnali e cerca di appellarsi all'ideale di una bellezza declinata nella musica, nel teatro e nella danza nel contesto dell'appuntamento delle celebrazioni della Grande Guerra, che è stata una grande tragedia dell'umanità".

ARC/LVZ

 
rilasciate alla presentazione della XXIII edizione di Mittelfest, a Udine il 9 luglio 2014
"Segnali. Cartografia della bellezza inquieta"