Fagagna, 11 ott - "Il problema più importante che abbiamo
davanti è quello della ripresa europea: con un po' di spirito
friulano, quello della ricostruzione dopo il terremoto del 1976,
credo che si possa veramente sviluppare l'unità europea".
E' questo uno dei concetti espressi oggi al municipio di Fagagna
dal senatore a vita Giulio Andreotti, presidente del Consiglio
dei ministri dal luglio di quel terribile 1976, nella cerimonia
di commemorazione a 30 anni dal sisma che sconvolse il Friuli e
la stessa Fagagna (gravemente danneggiata dalle scosse
telluriche) alla quale sono intervenuti il presidente della
Regione, Riccardo Illy, ed il sindaco della cittadina friulana,
Gianluigi D'Orlandi.
Illy, che anche in quest'occasione ha ritenuto doveroso ricordare
le vittime del sisma, si è in particolare soffermato sul "modello
Friuli Venezia Giulia" nella creazione del sistema di Protezione
Civile, poi "adottato" a livello nazionale ed anche in campo
internazionale, nonché sull'esigenza di puntare di più - nella
nostra regione e nelle altre realtà regionali del Paese - nelle
attività di prevenzione.
Prevenzione per la quale oggi ci sono gli strumenti tecnici ma
necessitano le risorse finanziarie.
Il presidente Illy, legandosi alle esperienze maturate subito
dopo il terremoto del 1976 (i poteri attributi ai sindaci
nell'opera di ricostruzione), ha inoltre sottolineato come il
Friuli Venezia Giulia stia adottando un modello federale, di
punta in Italia, anche dal punto di vista fiscale, attribuendo
funzioni, competenze e
risorse economiche agli Enti locali, per soddisfare al meglio le
richieste e le esigenze del territorio e del tessuto
socio-economico.
Una riforma, peraltro, che deve viaggiare di pari passo con
l'avvio del comparto unico, ha osservato il presidente della
Regione.
Illy ha infine posto l'accento, ricordando come la rinascita del
Friuli terremotato passò anche attraverso una ricostruzione che
privilegiò dapprima "la fabbrica, poi la casa e quindi la
chiesa", sul valore sempre più attuale del lavoro e
dell'impresa, come bene compresero i friulani in quei difficili
momenti.
Il presidente Andreotti, in risposta all'intervento del sindaco
D'Orlandi, ha messo in luce l'allora "convergenza politica" che
si manifestò in Parlamento per finanziare l'opera di
ricostruzione del Friuli schiantato dal sisma, che ben si coniugò
con il carattere straordinario delle genti friulane, per le quali
"provo - ha affermato Andreotti - una sincera ammirazione".
Alla cerimonia al municipio di Fagagna sono intervenuti, tra gli
altri, i vicepresidenti del Consiglio regionale Carlo Monai e
Roberto Asquini, il prefetto di Udine, Camillo Andreana, e
numerosissimi consiglieri ed ex consiglieri regionali.
ARC/RM
Riccardo Illy (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) con il Giulio Andreotti (Senatore a vita) alla cerimonia di commemorazione a 30 anni dal sisma che sconvolse il Friuli. (Fagagna 11/10/06)
Riccardo Illy (Presidente Regione Friuli Venezia Giulia) con il Giulio Andreotti (Senatore a vita) alla cerimonia di commemorazione a 30 anni dal sisma che sconvolse il Friuli. (Fagagna 11/10/06)