Salute: Riccardi, armonizzare risposta Aziende a aggressioni operatori
Trieste, 26 giu - "In tutte le Aziende del servizio sanitario
regionale la situazione risulta monitorata e, nel caso di un
aggressione a un operatore, vengono sistematicamente attivate
delle verifiche per l'analisi del singolo caso e la ricerca delle
migliori soluzioni organizzative attivabili. L'obiettivo,
comunque, è quello di definire e condividere dei modelli di
contrasto al fenomeno validi per tutta la regione".
Così il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo
Riccardi, oggi in Consiglio regionale rispondendo a
un'interrogazione avente per oggetto "le aggressioni al personale
sanitario".
Come ha spiegato Riccardi, diversi sono i sistemi e le prassi
adottate dalle Aziende per provenire questo tipo di problematiche
che mettono a rischio coloro che operano soprattutto nelle aree
dedicate all'emergenza. Tra queste: la chiusura delle porte di
accesso alle strutture dopo una certa ora per evitare l'ingresso
di persone non autorizzate; la diffusione dei numeri di
riferimento per la richiesta di aiuto; l'attivazione e messa a
disposizione del personale che opera nelle aree maggiormente a
rischio di forme di supporto psicologico, al fine di fornire agli
operatori gli strumenti di gestione e contenimento
dell'aggressività in particolare verbale; la collocazione degli
ambulatori dedicati alla guardia medica in sedi non isolate, ma
dove sia presente altra attività almeno per una buona parte della
giornata; la riduzione della possibilità che un operatore si
trovi da solo garantendo la presenza di personale volontario che
assiste in prossimità il personale durante la guardia notturna.
"Al momento attuale - ha spiegato il vicegovernatore - non è
ancora disponibile una casistica regionale di sintesi. Episodi di
aggressione verbale e fisica ai danni di operatori sanitari si
sono verificati con diversa frequenza in tutte le realtà
sanitarie regionali".
Come ha sottolineato Riccardi, al fine di giungere alla
definizione di percorsi comuni in tutto il Friuli Venezia Giulia
e a ulteriore garanzia della tutela e sicurezza degli operatori,
l'Amministrazione regionale, per il tramite della Direzione
centrale salute e con il supporto da parte dell'Azienda regionale
per il coordinamento alla salute, intende procedere sia nel
rilevamento delle informazioni sia nel coordinamento delle azioni
conseguenti, mettendo in atto un preliminare studio sul numero
delle aggressioni e sulla loro tipologia, per passare poi a una
analisi critica dei casi e dei diversi strumenti già adottati,
"in modo da trarre elementi utili - ha concluso il
vicegovernatore - per la strutturazione di percorsi comuni che
armonizzino le modalità di risposta in tutte le Aziende della
regione".
ARC/GG/ep
Il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi
Foto Regione FVG
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.