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20.09.2016 17:06

GRANDE GUERRA: SERRACCHIANI, NAZARIO SAURO EROE MARINAIO

"Abbiamo voluto compiere un dovere di conservazione attiva, nell'auspicio che queste memorie del nostro passato possano trovare sede più adeguata anche al valore storico e artistico che racchiudono" ha detto la presidente all'inaugurazione della mostra dedicata all'eroe capodistriano Nazario Sauro.

Trieste, 20 settembre - "Abbiamo voluto compiere un dovere di conservazione attiva, nell'auspicio che queste memorie del nostro passato possano trovare sede più adeguata anche al valore storico e artistico che racchiudono". Lo ha sottolineato oggi la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani all'inaugurazione, nel Palazzo del Consiglio regionale a Trieste, della mostra dedicata all'eroe capodistriano Nazario Sauro (Medaglia d'Oro al Valor militare), impiccato dagli austriaci nell'agosto 1916, dove è possibile ammirare il busto e la lapide dedicate all'irredentista istriano.

"Aveva ideali solidi e ben piantati nel cuore e nel cervello, perché altrimenti - ha affermato Serracchiani - non si rischia la vita nel modo in cui lo fece Nazario Sauro. Non si affronta l'impiccagione con quello sguardo che ancora oggi ci trafigge dal suo ritratto. E noi qui, nel giorno del suo genetliaco, ricordiamo i suoi ideali e il suo coraggio di eroe marinaio".

"Per queste nostre terre, tormentate anche dopo una vittoria che per molti fu l'inizio di un altro travaglio in quanto ci fu chi venne liberato e chi cominciò a patire l'oppressione e a meditare la rivalsa, anche la salma di Nazario Sauro - ha aggiunto la presidente - potrebbe assurgere a simbolo di queste tragedie".

Come ha ricordato Serracchiani, il corpo dell'eroe fu sepolto segretamente di notte dagli austriaci in area sconsacrata nei pressi del Cimitero militare a Pola, per compiere quindi l'ultimo viaggio nel 1947 sul piroscafo Toscana, la nave dell'esodo (le spoglie di Sauro riposano ora nel Tempio votivo del Lido di Venezia, dedicato a tutti i Caduti della Grande Guerra, ndr).

"Frantumata dai comunisti la lapide che ne ricordava i natali sulla sua casa, smantellato dai nazisti il monumento a Capodistria nel maggio 1944", ha rilevato Serracchiani.

Ora, grazie alla Regione, che ne è proprietaria, è stato ricordato dal presidente del Consiglio regionale Franco Iacop e dal presidente dell'Unione degli Istriani Massimilano Lacota, le copie del busto in bronzo di Sauro e la lapide in marmo (posta sulla sua casa natale nell'agosto del 1919) tornano visibili alla cittadinanza, sempre in custodia all'Unione degli Istriani.

Viene ricordato assieme agli altri Caduti della Grande Guerra, agli altri irredenti giuliani, a tutti coloro che, triestini, friulani, istriani e sloveni, indossarono la giubba austriaca e che il Friuli Venezia Giulia ha voluto giustamente onorare in questi anni dedicati al Centenario del primo conflitto mondiale.

ARC/RM/fc