Trieste, 8 mag - La Regione Friuli Venezia Giulia sosterrà la
valorizzazione del ruolo, delle funzioni e delle progettualità
dei Gruppi europei di cooperazione transfrontaliera (Gect) e
delle altre aggregazioni tra Regioni per rafforzare la
cooperazione istituzionale con le autorità estere e definire
strategie condivise che portino concrete ricadute positive.
È quanto espresso dall'Amministrazione regionale, rappresentata
dall'assessore alle Politiche comunitarie, nel corso
dell'incontro con gli studenti dell'Università di Trieste,
organizzato dall'associazione Cultura e conferenze UniTs proprio
per analizzare i vantaggi rappresentati per i territori dai Gect.
È stata inoltre rimarcata l'importanza di favorire, sia
all'interno dell'Unione Europea sia con i Paesi che aspirano a
farne parte, la nascita di reti interistituzionali che promuovono
la diffusione di procedure amministrative uniformi per agevolare
lo sviluppo, l'insediamento e l'operatività delle aziende nelle
aree confinarie e che, allo stesso tempo, consentono di
individuare soluzioni condivise a problemi comuni.
Un esempio di ciò è la strategia europea per le Regioni alpine
(EusAlp), in questo momento retta dalla presidenza italiana ed
alla quale aderisce anche il Friuli Venezia Giulia, che punta a
dare risposte concrete e comuni alle problematiche tipiche delle
aree dell'arco alpino, come il traffico pesante, a promuovere la
mobilità sostenibile, il turismo, l'innovazione e la ricerca.
È stato inoltre sottolineato che i Gect, rappresentando più
territori, potranno avere un peso rilevante nella definizione
della prossima programmazione europea, allo stesso modo della
collaborazione autonoma tra gli enti locali dell'area confinaria,
come quella sviluppatasi tra alcuni Comuni del Friuli Venezia
Giulia e della Slovenia.
In tale contesto assumeranno quindi una notevole rilevanza, in
particolare per le zone montane e quelle dove sussistono
minoranze linguistiche, gli enti di area vasta che vedranno la
luce con la riforma degli enti locali e il superamento delle
Unioni territoriali intercomunali (Uti).
Inoltre, è stato spiegato come l'obiettivo della Regione sia
definire e strutturare organismi che, al di là del nome che
assumeranno, rispondano alle reali necessità dei Comuni e
sgravino l'Amministrazione regionale da alcune funzioni ora
esercitare in seguito all'abolizione delle province.
ARC/MA/fc