L'assessore delegato ha risposto a un'interrogazione in Consiglio
Trieste, 23 apr - La Regione ha istituito una linea
contributiva per la sicurezza integrata destinata agli Enti
locali al fine di prevenire la diffusione di comportamenti
illeciti e di devianza sociale per migliorare la sicurezza della
popolazione maggiormente esposta a fenomeni di criminalità e al
rischio di incolumità personale, in particolare delle fasce più
deboli quali giovani, donne e anziani. Uno stanziamento
complessivo, dal 2019 al 2023, di 1 milione e 800mila euro per
attività come il contrasto e la prevenzione di fenomeni di
disagio e comportamenti devianti, bullismo, cyberbullismo,
vandalismo, uso di sostanze psicotrope, rivolte alla popolazione
giovanile e la prevenzione del rischio di violenza contro le
donne e sui minori e l'individuazione di forme di abuso sommerso.
Questo il concetto espresso a Trieste in sede di Consiglio
regionale dall'assessore alla Sicurezza rispondendo a
un'interrogazione avente per oggetto la microcriminalità a
Trieste.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, i progetti
sono stati sviluppati attraverso iniziative di comunicazione,
formative ed educative, realizzando percorsi mirati con la
collaborazione dei servizi sociali dei Comuni e la creazione di
reti solidali con il coinvolgimento di famiglie, esercenti,
associazioni, associazioni sportive, parrocchie, medici di base e
altri soggetti in grado di intervenire nelle dinamiche sociali e
relazionali.
L'assessore ha poi sottolineato il lavoro di prevenzione portato
avanti dalle Polizie locali, le quali informano, educano,
regolano, sanzionano, difendono i più deboli da grandi e piccole
prevaricazioni: davanti alle scuole, nelle piazze, nei luoghi di
aggregazione, ovunque la loro presenza possa dare sicurezza alle
persone.
In questo, il ruolo della formazione professionale degli agenti è
fondamentale e nell'ultimo triennio è passata dalle 452 ore
d'aula nel 2021, alle 560 del 2022 fino alle 971 del 2023, con un
incremento qualitativo oltre che quantitativo. Inoltre, nel 2024
sarà destinata particolare attenzione al contrasto della violenza
di genere attraverso una programmazione formativa strutturata.
Sul fronte della repressione dei fenomeni criminosi, le Polizie
locali, pur avendo un forte orientamento alla prevenzione -
talvolta collaborando con Polizia di Stato e Carabinieri - hanno
effettuato lo scorso anno 2.216 controlli in materia di Edilizia,
6.369 controlli in materia di ambiente, denunciato all'autorità
giudiziaria oltre a 2.100 persone ed effettuato 46 arresti.
Un ventaglio di attività quindi, come ha specificato l'assessore,
che spazia dalla prevenzione fino alla repressione di reati,
mettendo in rete anche altri soggetti, istituzionali e non, che
possono contribuire a migliorare la sicurezza e la tranquillità
delle comunità.
Infine, come ha concluso l'assessore, è stato istituito un tavolo
dalla Prefettura di Trieste proprio sul tema del disagio
giovanile, dove la Regione, assieme alla Polizia locale, l'Irccs
Burlo Garofolo, i servizi sociali, l'Ater, l'Asugi e l'Ufficio
scolastico provinciale, condivide azioni di monitoraggio e di
prevenzione.
ARC/GG/ma