Trieste, 29 ago - In merito all'odierno accoglimento del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del ricorso presentato dalla Rizzani De Eccher S.p.A. contro l'interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Udine, la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani osserva come lo scorso 24 luglio, in qualità di commissario per la terza corsia della A4, avesse firmato due distinti decreti, anche in considerazione del possibile esito del ricorso da parte della Società.
La presidente Serracchiani aveva firmato un primo decreto con la conferma dell'incarico per la prosecuzione del progetto esecutivo del terzo lotto della terza corsia della A4 all'Associazione Temporanea di Imprese (ATI) Tilaventum (di cui fa parte la Rizzani De Eccher) ed un secondo decreto con il quale revocava alla stessa l'affidamento dei lavori: "un atto dovuto", sulla base di un parere richiesto all'Avvocatura dello Stato, ricorda la presidente della Regione, così come rilevato dallo stesso TAR che nell'odierna sentenza conferma appunto che il provvedimento del commissario delegato, fondato sull'interdittiva prefettizia, va considerato "un atto dovuto e consequenziale".
"Dopo l'esame dell'odierna sentenza del TAR del FVG e fatte tutte le dovute valutazioni del caso - dichiara la presidente Serracchiani - se vi saranno le condizioni siamo ovviamente pronti a revocare questo secondo decreto sottoscritto a fine luglio". "Desidero esprimere il mio sollievo e la mia soddisfazione per il fatto che questa vicenda si sia potuta risolvere in tempi brevi", ha affermato Serracchiani, anche in considerazione, segnala la presidente, del rilievo economico dell'Impresa friulana nel contesto regionale e nell'ottica dei possibili risvolti occupazionali.
ARC/RM
