Trieste 3 apr - Innovazione e digitalizzazione sono le parole
chiave del documento "Pianificazione periodica delle operazioni -
Ppo - annualità 2020" approvato questa mattina dalla Giunta
regionale su proposta dell'assessore regionale al Lavoro,
Istruzione e Formazione, Alessia Rosolen.
Il Ppo 2020 recepisce una serie di programmi specifici funzionali
ad affrontare le difficoltà derivanti dall'emergenza
epidemiologica Covid-19 con riguardo a bisogni dei lavoratori,
delle imprese, degli enti locali, del sistema della formazione.
Il budget complessivo è di quasi 19 milioni di euro, provenienti
dal Fondo sociale europeo (Fse).
I dettagli del progetto sono stati illustrati dalla stessa
Rosolen. "Il Ppo - ha spiegato l'assessore - è un documento
strategico di programmazione che, vista l'eccezionalità del
momento, è stato curvato per dare risposte specifiche e puntuali
alle criticità che sono letteralmente esplose in concomitanza con
la diffusione del virus. Abbiamo ritenuto doveroso rimpinguare il
budget totale assegnando circa 3,5 milioni all'emergenza, ma
buona parte della somma totale è rivolta ai temi dell'innovazione
e della digitalizzazione, come questi tempi impongono".
Ancora Rosolen: "un milione è destinato alla formazione continua
dei lavoratori già occupati. Sono fondi che le aziende impiegano
per la crescita dei propri dipendenti soprattutto rispetto a
competenze digitali. Un altro milione è assegnato alla formazione
permanente, con particolare attenzione all'innovazione. Vi sono
poi 5,7 milioni destinati ai percorsi di formazione tecnica
superiore (Its e Ifts) per azioni formative professionalizzanti
connesse con i fabbisogni espressi dal tessuto produttivo locale.
A queste, si sommano i 3 milioni e 800mila euro per attività
formative nell'ambito dei contratti di apprendistato e 2 milioni
e 300mila euro per i corsi di formazione finalizzati
all'ottenimento della qualifica di Operatore socio sanitario".
"Stiamo investendo sull'innovazione e sulla costruzione di
profili specializzati - ha commentato Rosolen - ricercati dalle
aziende e, quindi, con alto tasso di occupabilità. Ci sono,
infine, importi minori da un punto di vista economico ma molto
significativi sotto il profilo amministrativo e politico: per
esempio, 600mila euro destinati all'abbattimento delle spese per
il trasporto per gli allievi partecipanti a un corso IeFP
(Istruzione e formazione professionale)".
Come ha spiegato Rosolen, "l'emergenza di queste settimane ha
impresso una spinta molto forte sui tempi dell'innovazione e
della digitalizzazione. Gli enti di formazione e le aziende
stanno velocizzando le procedure per consentire uno svolgimento
corretto e adeguato delle rispettive attività, dalla formazione a
distanza al lavoro agile".
"È in fase di svolgimento anche una profonda rivisitazione dei
modelli dell'istruzione, che sta proiettando la didattica in una
nuova dimensione, con la sostituzione degli spazi scolastici
tradizionali con le aule virtuali - ha aggiunto l'assessore -. Il
programma prevede l'acquisto di strumenti funzionali allo
sviluppo di queste attività e servizi di consulenza per adottare
strategie in grado di reggere l'urto dell'urgenza e trasformare
soluzioni emergenziali in prassi consolidate, destinate a durare
nel tempo. Procedere limitandosi a tamponare le falle non darebbe
alcun risultato".
ARC/SSA/pph