Pari opportunità: Rosolen, bando per sostenere lavoro delle donne
180 mila euro per associazioni no profit e piccoli Comuni montani
Udine, 17 lug - Flessibilità oraria, percorsi specifici di
formazione, misure innovative di welfare aziendale e azioni che
mirino a conciliare la vita privata con la carriera lavorativa
delle donne.
Sono alcuni degli obiettivi del nuovo bando che - con
disponibilità finanziaria di 180 mila euro - la Regione rivolge
ad associazioni no profit e piccoli Comuni montani, nell'intento
di sostenere la partecipazione paritaria delle donne alla vita
economica del territorio anche in quelle "aree interne" dove
spesso vi sono minori occasioni di realizzazione di progettualità
complesse.
Gli incentivi verranno concessi a associazioni di volontariato o
promozione sociale iscritte ai registri regionali e ai Comuni
ricompresi nei comprensori montani con meno di 15.000 abitanti,
che proporranno innovativi percorsi per facilitare ingresso e
permanenza delle donne nel mercato del lavoro, per favorire
percorsi di crescita professionale al femminile e per agevolare
il rientro dopo periodi di assenza per maternità.
Ogni progetto potrà ricevere un contributo massimo di euro
15.000; le domande dovranno essere presentate entro il 13
settembre (tutte le informazioni e il testo dell'avviso sono
pubblicati sul sito della regione www.regione.fvg.it nell'area
Lavoro, sotto la voce Pari opportunità).
Saranno altresì valorizzate iniziative per il potenziamento delle
competenze digitali necessarie nei lavori tradizionali e
fondamentali per le nuove professioni.
"Il digitale favorisce soluzioni lavorative flessibili e lo smart
working - commenta l'assessore regionale al Lavoro Alessia
Rosolen - e in questo senso saranno valorizzate anche quelle
proposte indirizzate a promuovere, nel mondo della piccola e
media impresa, la contrattazione di secondo livello, veicolo di
potenziamento di strumenti innovativi di sviluppo e coesione
sociale relativamente a orario, formazione, conciliazione,
welfare".
Il bando si aggiunge a un quadro di azioni che la Regione Friuli
Venezia Giulia ha messo in campo per aumentare e migliorare
l'occupazione femminile: contributi per le aziende che assumono
giovani madri con un incremento nel caso in cui il datore di
lavoro disponga di una misura di welfare aziendale; contributi
per le imprese che vogliono per la prima volta stendere il
bilancio sociale, la certificazione etica e il sistema di
gestione della Responsabilità sociale di impresa; interventi per
aiutare le studentesse a fare chiarezza rispetto a scelte che
condizioneranno la loro vita sostenuti anche da incentivi per
l'iscrizione delle ragazze a percorsi di istruzione e formazione
tecnica superiore o a lauree scientifiche.
"Il gap di genere nel mondo del lavoro esiste e resiste ed è
certificato dai numeri: intervenire con misure adeguate sul tema
dell'occupazione femminile - commenta Rosolen - diventa centrale
per una politica che voglia realmente sostenere la maternità e la
natalità. I numeri parlano chiaro: i paesi dove si fanno più
figli - ricorda l'assessore - sono quelli che hanno indici di
occupazione femminile più alti e quindi rimettere la famiglia al
centro è strategico anche quando si parla di lavoro. Ma il lavoro
femminile non si sostiene con i convegni, servono azioni mirate
per evitare che la maternità entri in rotta di collisione con la
progressione lavorativa".
ARC/EP
L'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen
Foto Regione FVG
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