Imprese: Rosolen, innovare e digitalizzare per non delocalizzare
Presentati a Trieste risultati progetto Fari Manifatturieri
Trieste, 13 nov - "Aiutare le imprese, nel loro percorso di
digitalizzazione, ad avere personale sempre più formato e a
trovare quali siano i metodi migliori per applicare ricerca e
l'innovazione nella vita di tutti i giorni è uno dei grandi
compiti che abbiamo per rendere questo territorio più attraente
e, soprattutto, per costruire un sistema che ci renda più forti
nel mercato globale".
Lo ha affermato oggi a Trieste l'assessore a Formazione e Ricerca
del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, a margine della
presentazione dei primi risultati del progetto Fari
Manifatturieri che ha analizzato i processi di maturità della
digitalizzazione di 89 imprese della regione attive nel settore
manifatturiero.
"Su questo - ha aggiunto Rosolen - stiamo investendo
convintamente perché siamo certi che tanto più sapremo innovare
ed elevare la qualità delle imprese del nostro territorio, tanto
meno ci troveremo costantemente a confrontarci con chi, partendo
solo da costo del lavoro, tende a delocalizzare".
Nata per valorizzare le imprese del territorio e individuare dei
modelli positivi per far crescere la competitività del settore,
questa iniziativa si basa sui dati elaborati dal team di Ip4Fvg
(Industry platform 4 Fvg), il digital innovation hub regionale
che, voluto da Regione, Miur e Mise, riunisce 25 partner pubblici
e privati con l'obiettivo di creare un sistema in grado di
supportare la trasformazione digitale delle imprese del
territorio.
"Industry Platform 4 Fvg - ha sottolineato Rosolen - è uno degli
asset strategici di Argo, il sistema industriale basato
sull'innovazione di processi e prodotti per aumentare la
competitività del territorio che in regione conta quattro nodi
specializzati ad Amaro, Udine, Trieste e Pordenone. Rappresenta
un esempio concreto di compenetrazione tra formazione, alta
formazione e innovazione".
"Rispetto all'obiettivo di avvicinare domanda e offerta del
mercato del lavoro tramite tecnologie e strumentazioni
all'avanguardia, i nodi di Ip4Fvg possono diventare la sede per
la formazione specializzata di una nuova generazione di
lavoratori che potremmo definire Operai 4.0. In questo modo - ha
aggiunto l'assessore Fvg alla Formazione - verrebbe raggiunto
l'obiettivo di non limitarsi a rincorrere le dinamiche del
mercato del lavoro, ma si potenzierebbe la fase proattiva di
anticipazione dei flussi e di creazione di profili nuovi e
altamente specializzati".
"Grazie anche a questi risultati - ha concluso Rosolen - stiamo
rivedendo i percorsi formativi del fondo sociale europeo sulla
base delle attuali necessità delle imprese coinvolte nel processo
Industria 4.0, sia per quanto riguarda le persone non occupate
nell'ambito di People sia per quanto concerne i dipendenti e gli
stessi amministratori delle aziende".
Il 70 per cento delle imprese che hanno preso parte all'indagine
realizzata da Ip4Fvg ha visto crescere nell'ultimo periodo
fatturato e investimenti in personale. Il 23 per cento sono
grandi imprese, il 43 per cento medie, il 31 per cento piccole e
il 3 per cento micro imprese. Per quanto riguarda i settori di
appartenenza, il più rappresentato è quello della produzione di
metallo (24%), seguito dalla produzione di macchinari e
apparecchiature (19%) e alimentari e bevande (10%).
ARC/RT/fc
Imprese: Rosolen, innovare e digitalizzare per non delocalizzare
Un momento della presentazione dei primi risultati di Fari Manifatturieri che si è tenuta nel Palazzo della Regione di piazza Oberdan
Foto ARC Montenero
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