Lavoro: Rosolen, da ddl 129 risposte a priorità di Ue, Pnrr e S3 Fvg
Trieste, 18 mag - "Con il ddl 129 il Friuli Venezia Giulia
diventa maggiormente attrattivo per i giovani fino ai 35 anni che
possiedono competenze di cui ha un forte bisogno il nostro
sistema economico. Un provvedimento - che si affianca al
complesso di norme, azioni e interventi realizzati da questa
Amministrazione per rendere più competitivo il nostro tessuto
produttivo - in grado di rispondere in pieno agli obiettivi
evidenziati dall'Unione europea, dal Piano nazionale di ripresa e
resilienza (Pnrr) e dalla Strategia di specializzazione
intelligente (S3) della Regione".
Lo ha affermato oggi in Consiglio regionale l'assessore al
Lavoro, Alessia Rosolen, durante la discussione del disegno di
legge "Disposizioni regionali in materia di sostegno alla
permanenza, al rientro e all'attrazione sul territorio regionale
di giovani professionalità altamente specializzate - Talenti Fvg".
"Il Pnrr - ha spiegato Rosolen - affronta la questione della
revisione complessiva di un sistema che negli anni non ha saputo
rispondere in modo adeguato alle reali necessità delle imprese,
dei territori, dell'industria e del mondo della ricerca. Per
questo, per fare alcuni esempi, oggi si parla sempre più
insistentemente di una nuova formulazione dei dottorati di
ricerca, di una modifica complessiva dell'accesso alle
professioni universitarie e di una stretta connessione tra
università e aziende nel campo dell'innovazione".
"Per queste ragioni - ha aggiunto l'assessore - abbiamo deciso di
indirizzare le azioni di welfare del ddl 129 esclusivamente a
favore di chi possiede una laurea magistrale in discipline
scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (Stem)
o un master universitario di primo o secondo livello o un diploma
universitario di specializzazione o un dottorato di ricerca.
Competenze che il nostro sistema formativo non riesce a garantire
in numero sufficiente rispetto ai bisogni del mercato".
"Questo provvedimento non interviene sul costo del lavoro e non
premia genericamente qualsiasi percorso di studio. Per questo ci
sono altri strumenti - ha sottolineato Rosolen -. Ricordiamo
infatti che la Regione negli ultimi 4 anni ha destinato ben 15
milioni di euro ai dottorati di ricerca. Per le borse di studio
ogni anno stanziamo invece 18 milioni di euro".
ARC/RT/pph
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