Gorizia, 12 apr - La Regione, in collaborazione con il Comune
di Gorizia e gli Atenei regionali, organizzerà nell'ambito di
GO!2025 un evento dedicato al tavolare, il sistema catastale
modello vantato dall'Isontino, che meriterebbe di essere esteso a
tutta la regione.
È, in sintesi, quanto annunciato dall'assessore regionale al
Patrimonio intervenendo alla mediateca di Gorizia all'incontro
"Quotazioni e statistiche immobiliari della provincia di Gorizia".
L'assessore ha rilevato come il tavolare rappresenti
un'eccellenza unica entro il contesto nazionale, fonte certissima
per il mercato perché basata solo sulla storia dell'immobile. Il
tavolare, eredità asburgica di cui beneficiano anche Slovenia,
Austria e Germania, deve essere conosciuto e ove possibile
adottato in tutta Italia, secondo l'assessore, anche perché la
strada da battere per il futuro sarà sempre più quella della
ristrutturazione degli immobili, nell'ottica delle politiche
mirate alla riduzione del consumo di suolo. In tale contesto è
bene anche proseguire nella cessione di beni dello Stato alla
Regione e ai Comuni, a partire dalle caserme, che possono essere
ben riutilizzate a vantaggio delle comunità locali, come accadrà
ad esempio a Gradisca con la caserma Bergamas. In generale,
occorre intensificare - a giudizio dell'assessore - lo sforzo di
collaborazione tra le istituzioni con il coinvolgimento attivo
delle associazioni, che rappresentano preziose sentinelle non
solo del mercato ma anche della sensibilità concreta sui temi
della casa.
Da parte del rappresentante dell'Esecutivo, sono stati
evidenziati, infine, due aspetti strategici delle politiche
immobiliari e di welfare già messi in pratica dalla Regione:
l'intervento per la transizione energetica con le ingenti risorse
investite per il fotovoltaico che si sono sommate alle
disponibilità statali e l'attivazione del sistema bancario per il
rilevamento dei crediti incagliati del superbonus.
Dall'Osservatorio è emerso in generale che le compravendite
nell'Isontino hanno registrato una flessione dopo il picco del
2021, con l'eccezione di Gorizia dove la diminuzione è stata
ridottissima.
ARC/PPH/ma