Grado (Go), 12 mag - L'ottimizzazione del sistema del welfare
passa attraverso un incremento di sussidiarietà e solidarietà,
elementi distintivi della nostra comunità fatti propri dalle
istituzioni, per sostenere così una realtà che trova nel
volontariato una spinta determinante. Uno stimolo anche nei
confronti di chi amministra il territorio e per coloro che
saranno chiamati a nuove scelte per i futuri modelli di gestione
dei servizi. Bisogna allargare la strada dell'integrazione socio
sanitaria che, in Friuli Venezia Giulia, è comunque già
all'avanguardia rispetto alle Regioni italiane ma va adeguata
alle mutate condizioni ed esigenze del territorio e della sua
gente.
È quanto espresso oggi a Grado dalla Regione, rappresentata dal
vicegovernatore con delega alla Salute, in occasione della
cerimonia di consegna del premio regionale Solidarietà
organizzata dalla Consulta territoriale Bassa Friulana-Isontina
di coordinamento delle associazioni delle persone con disabilità
e delle loro famiglie assieme alla Consulta regionale.
Nell'occasione, l'Amministrazione regionale ha posto anche
l'accento sulla necessità di adeguare la legislazione sul sistema
dell'assistenza che va considerato nel più ampio concetto di
salute, senza diseguaglianze o particolarismi, assicurando a
tutti i cittadini le opportunità di assistenza e i servizi dei
quali hanno bisogno.
Il tutto, è stato evidenziato, senza dimenticare che le risorse
destinate alla salute impegnano già ben oltre la metà del
bilancio regionale e 'orientamento, quindi, è per una migliore
redistribuzione di quelle esistenti.
Per riuscirci, occorre una legge nuova, alla quale la Regione sta
già lavorando, che possa adeguare la risposta del sistema
pubblico a esigenze mutate e ai cambiamenti della società e
risponda anche a una percezione nuova, all'aumentata sensibilità
e attenzione nei confronti delle diverse abilità.
Una legge, come ha spiegato la Regione, che da sola non sarebbe
comunque sufficiente a rispondere alle attese e alle aspettative
delle persone diversamente abili e dei loro familiari senza la
spinta propositiva e la partecipazione corale del volontariato
che, come nella sanità, ancor di più nel sociale è insostituibile.
La Consulta regionale ha assegnato riconoscimenti a quanti si
sono distinti per azioni, iniziative, comportamenti, episodi
orientati a promuovere e concretizzare quegli stessi principi
alla base del modello di integrazione socio-sanitaria del Friuli
Venezia Giulia che, ha sottolineato la Regione, il rinnovamento
della legislazione di settore consentirà di adeguare rispetto al
moderno rapporto tra la comunità e il comparto
socio-assistenziale.
ARC/CM/Red