Salute: Riccardi, tolleranza zero verso violenze a operatori sanitari
Udine, 18 dic - "Tolleranza zero dell'Amministrazione regionale
verso le violenze fisiche e verbali a danno degli operatori
sanitari, anche attraverso campagne come quella presentata oggi.
Una battaglia civile che dimostra la sensibilità e la direzione
verso la quale vogliamo andare affinché si possa sconfiggere un
fenomeno che colpisce i professionisti ai quali, invece, deve
andare la nostra gratitudine". Lo ha affermato il vicegovernatore con delega alla Salute del
Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, oggi a Udine, nella
sede della Regione, durante la conferenza stampa di presentazione
della campagna di sensibilizzazione dedicata alla violenza a
danno degli operatori sanitari che ha visto la testimonianza di
Angela Cioffi, coordinatrice infermieristica intervenuta a
raccontare la propria esperienza vissuta in ambito ospedaliero
con frequenti e ripetuti atti di violenza subiti negli anni. Nel ringraziare Cioffi per avere avuto la forza di condividere
gli episodi di violenza e di esporsi, Riccardi ha rimarcato come
"non c'è metodo più efficace che ascoltare il vissuto delle
persone per cambiare le cose; in questo modo aiutiamo il sistema
a migliorarsi". Il vicegovernatore ha sottolineato la stortura e
l'inaccettabilità dei comportamenti attuati verso i
professionisti della sanità: "nella prima fase della pandemia
erano considerati eroi, oggi invece visti come untori. E' un
fenomeno che declina modi di questo tempo e va contrastato". "Le difficoltà di questo periodo - ha aggiunto - non si superano
alzando la voce o aggredendo ma permettendo ai professionisti di
fare il proprio lavoro che li vede anche affrontare problemi
complessi che scontano una tensione sociale frutto di
un'incertezza diffusa. Si tratta - ha aggiunto - di un'incertezza
di tipo sanitario ma anche legata alle preoccupazioni economiche
e lavorative di questo periodo. Dobbiamo preservare la salute ma
nel contempo dare ai cittadini quelle garanzie per permettere
loro di sapere che il sistema c'è e li protegge". Negli ultimi anni gli episodi di violenza contro gli operatori
sanitari sono in preoccupante crescita e sono le operatrici
sanitarie a essere le più colpite. Anche da queste considerazioni
nasce la campagna di sensibilizzazione che ha previsto la
realizzazione di tre immagini da utilizzare in tutti i setting di
assistenza sanitaria: dagli ospedali alle case di cura private
accreditate, dai distretti ai dipartimenti di salute mentale e di
prevenzione, dalle aziende sanitarie e Ircss regionali agli
ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera
scelta fino alle sedi degli ordini professionali. Nel 2019 in Italia si sono registrati 1200 episodi di violenza ai
danni degli operatori sanitari, una media di 3 aggressioni al
giorno; un numero che potrebbe essere molto più alto considerando
che molti episodi non vengono denunciati e che per il 70%
riguarda le donne. La gravità e la frequenza del fenomeno della violenza sugli
operatori sanitari ha portato alla recente approvazione della
legge n.113 del 14 agosto 2020 che prevede, oltre a un
inasprimento delle pene anche l'istituzione di un Osservatorio
nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni
sanitarie e socio-sanitarie e la promozione di iniziative di
sensibilizzazione sul fenomeno. Ma per contrastare il fenomeno, che ha dimensioni mondiali, come
ha illustrato Alfredo Perulli, direttore del servizio assistenza
distrettuale e ospedaliera, servono strategie specifiche che non
possono basarsi solo sull'incremento delle sanzioni e delle pene
da comminare agli autori delle aggressioni. Fra le misure da
adottare vi sono la prevenzione, la formazione nella gestione dei
casi di aggressività da parte del personale del servizio
sanitario, il sostegno al personale per la segnalazione degli
episodi e non da ultimo le campagne di sensibilizzazione alla
popolazione. L'attenzione su questo tema è dovuta all'evidenza che gli
operatori dei servizi sanitari presentano un rischio
significativo di subire atti di violenza durante la propria
attività lavorativa, con tassi annuali di aggressioni che vanno,
per quelle fisiche dal 3,1% al 71 %, e per quelle non fisiche dal
38% al 90 %. Di tutte le aggressioni al personale sanitario
secondo i dati Inail, il 46% è registrato verso il personale
infermieristico e il 6% a medici. Sono in media 13-14 al giorno
le aggressioni agli infermieri, per un totale di circa 5000 in un
anno.
ARC/LP/ep
Salute: Riccardi, tolleranza zero verso violenze a operatori sanitari
Il vicegovernatore con delega alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi, in occasione della presentazione della campagna di sensibilizzazione contro la violenza ai professionisti della sanità.
Foto ARC Montenero
Il vicegovernatore con delega alla Salute del Fvg, Riccardo Riccardi, in occasione della conferenza stampa in cui è stata illustrata la campagna di sensibilizzazione dedicata alla violenza a danno degli operatori sanitari.
Foto ARC Montenero
La campagna contro la violenza sugli operatori sanitari della Regione Fvg
Foto Regione FVG
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