Pordenone funga da modello ma in una visione unitaria
Pordenone, 10 giu - In mattina ha preso servizio, incontrando
le prime linee dell'Ospedale Santa Maria degli Angeli di
Pordenone, il commissario straordinario della Azienda per
l'assistenza sanitaria 5 Friuli Occidentale, Eugenio Possamai, al
quale il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega
alla Salute, Riccardo Riccardi, ha voluto personalmente portare i
suoi saluti.
"Al dottor Possamai va, per prima cosa, il nostro ringraziamento
- ha dichiarato Riccardi nel corso dell'incontro con i vertici
sanitari e amministrativi dell'azienda pordenonese - per aver
accettato questo incarico. Questa è un'azienda importante: i dati
ci dicono che, nonostante delle flessioni in alcuni ambiti, il
nuovo commissario eredita un importante risultato, il cui merito
va ai professionisti e gli operatori della sanità che hanno
collaborato per raggiungerlo e al dottor Simon".
Da parte sua Possamai ha quindi detto che andrà "sui luoghi di
lavoro e di produzione, con la disponibilità all'ascolto di tutte
le professionalità presenti, all'interno e all'esterno
dell'Ospedale. Ci sono molte cose da fare insieme e voglio
ringraziare subito tutti per la collaborazione e la disponibilità
che mi sarà concessa".
Il vicegovernatore si è quindi soffermato sulla visione che oggi
la sanità deve avere: uno sguardo non soltanto focalizzato sulle
particolarità ma capace di guardare in modo equilibrato al
contesto regionale e anche oltre i confini regionali. "Non vedo
in atto una lotta per il predominio con il vicino Veneto - ha
sottolineato - perché i servizi sanitari non possono andare in
competizione. C'è, al contrario, bisogno di una collaborazione
reale e leale con i veneti, operando noi delle scelte che vanno
fatte lungo la linea del Tagliamento e che in passato invece sono
state schivate".
Scelte che, per Riccardi, si riferiscono a un'attenta analisi
della mobilità interregionale, al punto nascita di Latisana ma
anche al ruolo dell'ospedale di San Vito al Tagliamento e quello
di Spilimbergo. "Si tratta di decisioni - ha proseguito Riccardi
- che riguardano il prestigio, il ruolo e il contesto nel quale
lavora il Centro di riferimento oncologico (Cro). L'Irccs di
Aviano, infatti, non opera da solo ma in stretta correlazione con
l'ospedale di Pordenone e questo è un elemento di differenza e un
valore aggiunto che deve essere sostenuto e potenziato".
Concludendo, il vicegovernatore ha ricordato che "siamo di fronte
a degli ultimi appelli ai quali dobbiamo rispondere per dare vita
a un nuovo concetto e modello di salute. Quella di Pordenone è
un'esperienza positiva che può anche ispirare altri territori, ma
occorre condividere la consapevolezza che la battaglia per la
garanzia dell'assistenza a tutti la si vince uniti".
ARC/COM/Red
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, e il commissario straordinario della Azienda per l'assistenza sanitaria 5 Friuli Occidentale, Eugenio Possamai.
Foto Regione Fvg