Monfalcone (Go), 26 lug - Dal 1° agosto sarà attivo
all'ospedale San Polo di Monfalcone, in via sperimentale,
l'ambulatorio Rau (Rapid assessment unit) per la gestione dei
codici bianchi e verdi in Pronto soccorso, con l'obiettivo di
gestirne i flussi, migliorare l'appropriatezza dell'accesso alla
struttura d'emergenza e ridurne i tempi di attesa.
Lo ha annunciato, durante l'odierna conferenza stampa tenutasi
nel presidio ospedaliero di Monfalcone, il vicegovernatore del
Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Al suo fianco, il commissario Straordinario dell'AsuiTs e Aas2
Bassa Friulana-Isontina, Antonio Poggiana, e il sindaco di
Monfalcone Anna Maria Cisint.
"Un'operazione ponte rispetto all'obiettivo finale, che guarda al
rafforzamento dei distretti sul territorio - ha spiegato Riccardi
-. Il progetto parte dall'ospedale San Polo di Monfalcone, ma
approderà anche a Trieste non appena saranno completati i lavori
all'ospedale di Cattinara, per essere esteso anche a tutti i Ps
della regione".
La riflessione di Riccardi è stata supportata dai dati che hanno
posto in evidenza gli accessi inappropriati: nel corso del 2018
nel Pronto Soccorso di Monfalcone sono stati infatti valutati
38.268 utenti di cui 240 codici rossi (0,6%), 5.296 codici gialli
(13,8%), 21.197 codici verdi (55,4%) e 11.534 codici bianchi
(30,1%).
"La somma degli accessi complessivi di codici verdi e bianchi
raggiunge l'85% - ha rilevato il vicegovernatore -, una buona
parte di questi accessi, almeno la metà, potrebbe trovare
risposte in altre strutture. La responsabilità non è da imputare
alle persone che affollano le strutture dedicate all'emergenza
quanto a un sistema che sconta scelte non compiute in passato che
non hanno consentito un'adeguata riorganizzazione: questa
amministrazione regionale si sta impegnando per farlo e
l'ambulatorio dedicato ai codici bianchi e verdi che accedono al
Pronto Soccorso è una prima risposta".
"Con questa struttura - ha proseguito Riccardi - organizziamo un
sistema in modo da separare le domande rispetto ai bisogni delle
persone; è un'operazione ponte perché è una risposta che nel
tempo dovrà essere data dal sistema distrettuale distribuito sul
territorio che stiamo riorganizzando con la riforma sanitaria".
L'inappropriatezza degli accessi al Pronto Soccorso, come è stato
illustrato, genera numerosi effetti negativi: dai costi diretti,
alla diminuzione della funzionalità globale del servizio fino
alla minor tempestività per le visite dei codici di maggiore
gravità, all'intasamento dei servizi di laboratorio e all'aumento
della conflittualità sociale.
L'ambulatorio sarà localizzato in uno spazio contiguo alla sala
d'attesa del Pronto Soccorso di Monfalcone, a pochi metri dal
triage, e sarà attivo dalle 8 alle 20, sette giorni su sette.
Nell'ambulatorio saranno sempre presenti un medico e un
infermiere, che non incideranno sulla dotazione organica del
personale del Ps, come ha peraltro rassicurato Poggiana.
Fra i dati del presidio ospedaliero monfalconese messi in luce,
anche i tempi medi di attesa: 8,8 minuti per i codici rossi, 30,3
minuti per i codici gialli, 94,7 minuti per i codici verdi e 87,5
minuti per i codici bianchi.
Da un'analisi sugli accessi al Ps di Monfalcone dal 15 al 22
maggio è emerso, inoltre, che nel periodo indicato sono stati
valutati 658 pazienti: 7 codici rossi, 116 codici gialli, 413
codici verdi e 122 codici bianchi. Analizzando i motivi d'accesso
dei codici verdi è risultato che 133 di questi (32,2%) avevano
patologie che avrebbero potuto essere gestite sul territorio,
anziché in Pronto Soccorso. Questi accessi, sommati ai codici
bianchi, costituiscono il 38,7% degli accessi totali.
ARC/LP/dfd
Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, durante l'odierna conferenza stampa tenutasi nel presidio ospedaliero di Monfalcone, con il commissario Straordinario dell'AsuiTs e Aas2 Bassa Friulana-Isontina, Antonio Poggiana, e il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint.
Foto Regione FVG