Trieste, 3 dicembre - In Italia si rispetta la nostra legge e la religione non si impone a bastonate. Su questo dovremo essere ancora più chiari. Lo ha affermato la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia commentando quanto avvenuto a Udine, dove un'adolescente è stata picchiata dai genitori in quanto non indossava il velo islamico.
Per la presidente la comunità regionale conosce bene il pluralismo e la convivenza ma è altrettanto gelosa custode dei diritti della persona, che mai possono essere calpestati in nome di usi religiosi.
Esprimendo apprezzamento per il pronto intervento delle autorità di Pubblica sicurezza e del Comune di Udine, la presidente ha aggiunto che dev'essere chiaro che non esistono mondi a parte nel nostro territorio, in cui vige una legge parallela, tradizionale o addirittura tribale, che vede troppo spesso le donne come vittime.
La Regione, come ha avviato una campagna di informazione su questi temi rivolta ai profughi e come ha fatto per contrastare il fenomeno delle spose bambine, si impegnerà per favorire un'integrazione autentica e valoriale delle famiglie straniere di recente insediamento.
ARC/PPD/com