Udine, 19 gen - È iniziato oggi al tavolo del Comitato per la
legislazione, il controllo e la valutazione del Consiglio
regionale il processo di analisi delle ricadute oggettive
sull'economia regionale derivate dall'applicazione della L.R.
3/2015 Rilancimpresa.
"Il quadro che ne è emerso è molto buono e conferma la fiducia
che abbiamo riposto verso un provvedimento ereditato dalla
precedente legislatura, del quale abbiamo salvaguardato
l'impianto strutturale su cui oggi poggia anche il ddl 123
SviluppoImpresa che sarà discusso in Aula all'inizio di
febbraio", è stato il commento dell'assessore regionale alle
Attività produttive e turismo, Sergio Emidio Bini.
La relazione illustrata dall'assessore abbraccia un arco
temporale che va dal 2016 al 2020 e contiene capitoli che saranno
approfondita successivamente, quando saranno disponibili
ulteriori dati. "Dobbiamo tenere conto - ha precisato Bini - del
completamento dell'iter dei bandi che sono stati emessi
nell'ultima parte del 2020 recuperando circa 18 milioni di euro
di fondi comunitari indirizzati, oltre che
all'industrializzazione della ricerca, alla copertura delle spese
sostenute dalle aziende per dotarsi dei dispositivi anti Covid".
Per quanto riguarda gli incentivi all'insediamento, che Bini ha
definito "una delle misure introdotte maggiormente qualificanti",
nel primo triennio di attivazione sono stati finanziati progetti
per oltre 22 milioni di euro per un volume di investimenti
attivati di circa 114 milioni, quasi tutti ancora in corso di
realizzazione.
I progetti dei Cluster finanziati dal 2016 al 2020 valgono oltre
2,6 milioni di euro; oltre 12 milioni sono le risorse messe a
disposizione con bandi nelle diverse annualità per servizi di
temporary management, programmi master di alta formazione,
sostegno ai servizi e voucher per l'innovazione.
Altri 27 milioni sono stati messi a disposizione nello stesso
periodo per le misure di sostegno alla valorizzazione economica
dell'innovazione; 23 milioni le risorse erogate sulle azioni di
ricerca e sviluppo.
Sono state concesse risorse per oltre 65 milioni, attraverso due
bandi Por - Fesr, per il rilancio competitivo del sistema
produttivo e l'acquisto di macchinari, impianti e processi di
riorganizzazione. Oltre 20 milioni, sempre su due bandi Por -
Fesr finalizzati a sostenere il consolidamento in chiave
innovativa delle Pmi, hanno finanziato l'introduzione di servizi
e tecnologie innovative relative all'Ict.
Bini ha assicurato che nella relazione finale triennale, in via
di completamento e approfondimento, verranno riportate anche
ulteriori specifiche sulla forza occupazionale espressa e sui
tempi di chiusura delle procedure avviate.
"Con il ddl SvilupppoImpresa che arriverà in Aula i primi di
febbraio continueremo ad agire sul solco della LR 3/2015 che ha
portato la nostra Regione a crescere, a ridurre al minimo la
flessione dell'occupazione, dimostrandosi un buon provvedimento",
ha concluso Bini, ricordando che il nuovo ddl in materia
economica includerà anche provvedimenti per la semplificazione e
sburocratizzazione, in particolare per le domande di contributo
fino a 5mila euro, per le quali sarà prevista un'unica procedura
di richiesta e rendicontazione.
L'assessore ha infine accolto la proposta del Comitato di
inserire una clausola valutativa anche nel ddl 123, che
consentirà di misurare gli effetti dei provvedimenti sul tessuto
produttivo e occupazionale regionale.
ARC/SSA/pph
L'assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini
Foto ARC Montenero