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26.03.2024 13:14

Cultura: Anzil, Far East è 'ponte' tra cultura europea e asiatica

Presentata al Visionario di Udine l'edizione 2024 della rassegna, in programma dal 24 aprile al 2 maggio
Udine, 26 mar - "Il Far East Film Festival interpreta perfettamente l'idea che la Regione ha per lo sviluppo e la promozione della cultura nel territorio. Un evento nato a fine anni Novanta in un periodo di particolare fervore culturale e che lascia immaginare una nuova 'primavera' per la nostra terra, che da luogo di confine può dare lo slancio verso una nuova cultura di frontiera".
È la sintesi dell'intervento del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil alla presentazione della 26esima edizione del Far East Film Festival, svoltasi questa mattina al Visionario di Udine. Atteso dal 24 aprile al 2 maggio, tra gli spazi del Visionario stesso e del quartier generale storico del Teatro Nuovo, l'evento come di consueto porterà la cultura cinematografica orientale nel cuore del capoluogo friulano con proiezioni dalla mattina alla sera, talk, rassegne stampa live quotidiane, dive e divi in sfilata sul red carpet e numerosi altri approfondimenti e itinerari.
Il vicegovernatore ha portato il saluto della Regione sul palco delle autorità, intervenendo assieme al sindaco di Udine Alberto Felice De Toni e ad Albino Belli, direttore di EstEnergy del Gruppo Hera (partner commerciale del Far East con il marchio Amga Energia & Servizi). "Possiamo e dobbiamo essere artefici di un cambio di significato del termine confine - ha sostenuto Anzil -. Non più una linea divisiva, bensì un'opportunità di amicizia, pace e relazione tra mondi differenti, con la capacità di cogliere e valorizzare le peculiarità di ognuno. Il Far East, importantissimo 'ponte' tra la nostra cultura e quella asiatica, incarna a pieno questo spirito ed è per questo che la Regione ha deciso di aumentare i contributi stanziati per sostenere questa manifestazione".
Ben 75 le proiezioni previste nelle 9 giornate della rassegna 2024, di cui 15 world premiere (incluse quelle dei classici restaurati), 26 anteprime internazionali, 18 anteprime europee e 14 anteprime italiane. Se, lo scorso anno, il festival ha documentato le conseguenze culturali e commerciali post-pandemiche, disegnando una mappa che toccava 14 paesi dell'Asia, quest'anno documenterà i segnali di un'industria generalmente in ripresa, animata da espressioni artistiche e da artisti che spesso rappresentano e simboleggiano una cesura tra "prima" e "dopo".
Per quanto riguarda le premiazioni in programma, il Gelso d'Oro alla carriera verrà consegnato nelle giornate conclusive della rassegna al regista e sceneggiatore Zhang Yimou e al produttore Chiu Fu-sheng. Spetterà al pubblico, invece, stabilire i tre film che saliranno sul podio del Far East edizione 2024, mentre il Gelso Bianco per la miglior opera prima e il Gelso per la miglior sceneggiatura sarà assegnato da due giurie specializzate, tra cui figurano alcuni giurati del Premio "Sergio Amidei" di Gorizia nell'ambito di una collaborazione con il Far East in vista di Go!2025.
Non mancherà uno sguardo alla sostenibilità, con la possibilità offerta agli ospiti e protagonisti del festival di utilizzare le auto elettriche del Gruppo Hera, ricaricabili in modo semplice e veloce nell'area parcheggio del Teatro Nuovo e in tutti i punti Hera Ricarica della città. ARC/PAU/pph