Trieste, 28 apr - L'indagine sulle forze lavoro (media annuale
2009) pubblicata dall'ISTAT conferma le anticipazioni
dell'Agenzia regionale del Lavoro sull'andamento in Friuli
Venezia Giulia.
Lo rileva l'assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca
Alessia Rosolen, sottolineando l'importanza dell'attività di
monitoraggio del mercato del lavoro fatto periodicamente
dall'Agenzia.
Ovunque in regione l'occupazione è in calo e la disoccupazione
aumenta nelle province di Udine e Pordenone, che registrano la
prima un incremento dell'1,6 per cento rispetto al 2008
portandosi al 5,6 per cento, e la seconda dell'1 per cento
salendo a 4,9 per cento.
Scende, anche se di poco, Gorizia (da 5,8 a 5,7 per cento) che
peraltro registra comunque il dato più alto, mentre Trieste è al
4,7 per cento, 2 decimi di punto in più rispetto al 2008, "una
variazione che comunque - nota l'assessore - colloca il capoluogo
regionale al di sotto del livello medio regionale, che è del 5,3
per cento, un punto in più rispetto al 2008".
A livello provinciale, mentre Trieste e Gorizia confermano i
disoccupati del 2008, ad Udine le persone in cerca di occupazione
aumentano di quasi 4 mila unità (38 per cento), e a Pordenone la
crescita è di poco superiore a mille unità (24,8 per cento).
Nel biennio 2008-2009, il numero delle persone in cerca di
occupazione in Friuli Venezia Giulia passa da 23 mila a 28 mila
unità, con un aumento del 21,4 per cento, mentre il Nordest
subisce un incremento complessivo del 36,6 per cento e l'aumento
a livello nazionale è del 15 per cento.
Sempre a livello provinciale, in regione la riduzione più
significativa del tasso di occupazione si osserva in provincia di
Udine, che perde 2,4 punti percentuali e si pone al 62,5 per
cento, mentre il decremento nel resto del territorio appare più
moderato.
Pordenone perde 1,7 punti percentuali e va al 65,4 per cento,
mentre Trieste perde 1,2 punti percentuali e raggiunge il 63,6
per cento. La diminuzione più contenuta è a Gorizia, che con il
62,2 per cento ha il tasso di occupazione più basso in regione.
Nel complesso gli occupati in regione nel 2009 erano 508 mila,
con una perdita di 13 mila unità rispetto al 2008.
Se il calo è diffuso, le perdite più consistenti, sia in termini
assoluti che percentuali, si hanno in provincia di Udine (8 mila
occupati in meno, pari a -3,3 per cento) e in quella di Trieste
(3 mila occupati in meno, pari a -3,1 per cento).
L'intensità della contrazione dello stock occupazionale è invece
inferiore a quello medio regionale nella provincia di Gorizia,
che subisce un decremento di mille occupati (-1,5 per cento), e
in quella di Pordenone che perde 2 mila occupati (-1,3 per
cento).
La flessione occupazionale in regione è determinata in prevalenza
dalla componente maschile, che perde 8 mila addetti (da 303 mila
a 295 mila), mentre quella femminile flette di 5 mila unità (da
219 mila a 213 mila). Per quanto riguarda invece il tasso di
disoccupazione, nell'ultimo biennio quello femminile rimane
invariato al 6,4 per cento, mentre quello maschile sale da 2,7
per cento a 4,4 per cento.
ARC/Com/LVZ