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24.04.2010 

SPORT: PER DE ANNA "IL VINO NON NUOCE ALL'ATLETA"

Casarsa della Delizia (PN), 24 apr - Non esiste la tolleranza zero all'utilizzo del vino nello sport, a patto che la bevanda venga assunta come alimento e in modo morigerato. Lo ha affermato quest'oggi a Casarsa l'assessore regionale allo Sport, Elio De Anna, nel corso del convegno organizzato nell'ambito della Sagra del vino durante il quale si è dibattuto del rapporto tra sport e salute. All'incontro, moderato dal giornalista della Gazzetta dello sport, Luca Calamai, e al quale era presente anche il campione di volley, Lorenzo Bernandi, De Anna ha spiegato come il vino non debba essere criminalizzato poiché rientra a pieno titolo nella dieta di un atleta.
"Il 'rosso' per la sua composizione chimica e per i principi organolettici - ha detto l'assessore allo sport - è a tutti gli effetti un alimento e quindi ha pienezza di cittadinanza nella dieta di un atleta. Quest'ultimo, che scandisce i ritmi della sua giornata con gli allenamenti, la cura della tecnica, del suo stile di vita sano per poter raggiungere i risultati che si è prefissato, non può prescindere anche da un'alimentazione corretta, che prevede quindi anche l'utilizzo del vino. Essendo l'uomo con le sue scelte che determina i comportamenti e tenendo conto del rigore che contraddistingue la vita di un atleta, allora è facile intuire come non gli appartengano gli eccessi e gli abusi, tantomeno quelli delle sostanze alcooliche".
Quindi De Anna, con un passato di grande atleta della nazionale azzurra di rugby, ha ricordato come la dieta mediterranea possa contemplare anche la presenza di un bicchiere di vino durante i pasti. "Non risulta - ha detto l'assessore allo sport - che un calice di rosso consumato durante il pranzo o la cena possa influire negativamente sulle condizioni di salute o sulle prestazioni di un atleta. Per cui sono personalmente contrario alla tolleranza zero poiché non è in queste misure che incide sulla vita di una persona".
Infine l'assessore ha ricordato come la moderazione figuri tra i valori che caratterizzano uno sportivo. "Posso affermare senza dubbio di smentita - ha detto De Anna - che l'abuso di vino e in generale di sostanze alcooliche non albergano nella cultura dello sport, al pari di quelle facili 'scorciatoie' per ottenere prestazioni e risultati di grande livello in condizioni poco pulite. Pertanto - ha concluso De Anna - uno stile di vita morigerato consente di affermare che l'alimentazione con cibi naturali, tra cui anche il vino, non comporta per lo sportivo l'assunzione di sostanze che ne possano compromettere la prestazione".
ARC/COM/NNa