REL. INTERN.: SEGANTI, A CONVEGNO SU DIRETTIVA BOLKESTEIN
Udine, 16 apr - "La Regione Friuli Venezia Giulia è stata la
prima in Italia a recepire la direttiva Servizi Bolkestein al
fine di rendere più agevole l'esercizio dell'attività
imprenditoriale. D'altronde la posizione geografica stessa della
nostra regione caratterizzata da un significativo scambio
transfrontaliero, richiedeva un tale pronto recepimento". Lo ha sottolineato l'assessore regionale alle Relazioni
internazionali e comunitarie, Federica Seganti, al convegno "La
direttiva Servizi 2006/223 Bolkestein nell'ordinamento italiano",
organizzato dalla Confcommercio Friuli Venezia Giulia oggi a
Udine. La direttiva ha tre linee di impatto sul territorio: la
semplificazione della burocrazia attraverso la possibilità per le
imprese di avere un unico interlocutore; la libera circolazione
dei servizi; la tutela delle imprese nazionali rispetto alle
possibili distorsioni della concorrenza. Ricordando come i tempi relativi all'accoglimento della direttiva
sono per gli Enti locali diversi rispetto a quanto succede nel
settore privato, l'assessore Seganti ha sottolineato che la
Regione, con l'istituzione degli Sportelli Unici per le attività
produttive sul territorio, "di fatto offre un servizio di
consulenza alle imprese". Confermando poi la disponibilità dell'esecutivo regionale al
confronto con le categorie economiche per trovare elementi
migliorativi del settore, l'assessore Seganti ha ricordato come
sia oggi necessario riconoscere alle imprese familiari il ruolo
fondamentale che queste svolgono nel contesto della crisi in
atto: "sono la spina dorsale della nostra economia e grazie alla
loro capacità imprenditoriale ed ai sacrifici messi in atto,
stanno resistendo alla congiuntura negativa". All'incontro l'assessore ha parlato anche del significato del
mantenimento della vitalità dei centri storici, strettamente
legata alla presenza in essi delle attività commerciali verso le
quali sarebbe "necessaria una sensibilità specifica nella
pianificazione economica, poiché indirettamente svolgono un
prezioso lavoro di presidio e quindi di sicurezza del
territorio". ARC/MCH
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