FONDO ANTI CRISI: MODIFICHE A PIANO RIPARTO RISORSE
Trieste, 16 apr - Boccata d'ossigeno per il settore
dell'artigianato, del commercio, dei servizi e dell'agricoltura
che beneficeranno, nei rispettivi fondi di rotazione, di 60
milioni di euro in piu'. L'allocazione delle risorse messe a disposizione del fondo di
rotazione denominato "per la stabilizzazione del sistema
economico regionale" ha evidenziato la necessità di modificare la
destinazione di impiego delle stesse, alla luce dell'attuale
fabbisogno e della velocità di erogazione di ciascun fondo. A
comunicarlo, ieri, ai colleghi di giunta, l'assessore alle
finanze Sandra Savino. Il fondo di rotazione a favore delle imprese commerciali,
turistiche e di servizio nonché il Fria, a favore delle imprese
artigiane, beneficeranno di un integrazione di 30 milioni di euro
ciascuno. "Entrambi i fondi avevano esaurito da tempo la disponibilità, a
fronte di quotidiane richieste che pervengono a Mediocredito a
conferma della situazione di apnea in cui si trova il mondo
imprenditoriale rispetto al sistema bancario", spiega l'assessore
Savino. "Di 15 milioni di euro sarà implementato anche il fondo per gli
interventi nel settore agricolo, altro comparto gravemente
provato dalla crisi economica e per il quale ho avvertito la
necessità di intervenire a fronte dei solleciti e delle
manifestazioni di difficoltà pervenute dalla categorie". Riassumendo, i 200 milioni del fondo anticrisi risultano così
ripartiti: 40 milioni per il fondo di rotazione per iniziative
economiche (Frie); 60 milioni a favore delle imprese artigiane
(Fria); 45 milioni per le imprese commerciali, turistiche e di
servizio; 10 milioni per lo smobilizzo crediti; 45 milioni per il
settore agricolo. Il gestore avrà a disposizione sei anni per rimborsare il fondo
regionale delle somme anticipate. ARC/Com/PPD
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