Trieste, 16 apr - L'azione delle pubbliche amministrazioni deve
essere trasparente e misurabile, e deve essere basata su dati
precisi, su informazioni di alta qualità, che consentano anche di
monitorare correttamente i flussi finanziari, sia in entrata che
in uscita. Specie nell'attuale situazione congiunturale avversa,
con risorse limitate, disporre di informazioni adeguate, di alta
qualità, offre una migliore chiave di lettura delle iniziative
attuate e favorisce scelte di programmazione e di indirizzo più
eque, oculate e consapevoli.
Per questo motivo il Friuli Venezia Giulia è una delle primissime
Regioni in Italia ad aver aderito al progetto "Conti Pubblici
Territoriali" (CPT), promosso nel 1994 dal Ministero dello
Sviluppo economico, finalizzato proprio alla misurazione dei
flussi finanziari non solo della stessa amministrazione regionale
ma di un universo di enti ed istituzioni, quali Comuni, Province,
Camere di Commercio, Comunità montane, Consorzi, aziende
municipalizzate, ecc., che compongono il cosiddetto Settore
pubblico allargato.
I risultati di questa analisi - riferiti al periodo 1996-2007 -
sono raccolti in una monografia, presentata e illustrata oggi a
Trieste in una giornata di studio alla quale, accanto
all'assessore alla programmazione e alle risorse economiche e
finanziarie Sandra Savino e al ragioniere generale Claudio
Kovatsch, hanno partecipato numerosi funzionari regionali,
rappresentanti degli enti coinvolti, nonché della Corte dei Conti
e delle Regioni Veneto, Puglia, Marche e Campania alla presenza
dei responsabili dell'unita tecnica centrale di Roma, che
coordina i nuclei regionali.
Come ha ricordato l'assessore Savino, i CPT sono organizzati in
una rete diffusa su tutto il territorio nazionale. Rete che
incontra terreno particolarmente fertile in Friuli Venezia
Giulia, anche in virtù del fatto che la nostra è una Regione
Autonoma.
Dai dati resi noti attraverso la monografia emergono alcune
peculiarità rispetto al resto del Paese ed anche a confronto
delle altre realtà regionali del Nord Italia.
Nel periodo esaminato, il Friuli Venezia Giulia si è ad esempio
caratterizzato per una forte spesa nell'edilizia residenziale
pubblica, attraverso il sostegno alle famiglie per l'acquisto
dell'abitazione.
Parallelamente picchi di spesa si sono registrati anche tra il
2004 e il 2005, determinati dalla ricostruzione post-alluvione
della Val Canale -Canal del Ferro. La massa di finanziamenti,
statali e regionali, ha significato però lavoro per tante imprese
e dunque vantaggi sul piano occupazionale.
Infine, come spiegato da un rappresentante della Banca d'Italia,
è stata notata una forte spesa per l'indebitamento
dell'amministrazione centrale dello Stato, legata alle emissioni
di Titoli di Stato. Ma ciò che potrebbe apparire un aspetto
negativo si è tradotto, per le famiglie regionali che hanno
sottoscritto BOT o CCT, in un reddito, derivato dagli interessi
maturati.
ARC/PPD