Udine, 13 apr - L'assessore regionale alle Risorse Agricole,
Naturali e Forestali, Claudio Violino, ha ricevuto a Udine, nella
sede della Regione, i rappresentanti delle cinquantacinque tra
associazioni, organizzazioni e gruppi, che si sono fatte
promotrici di una proposta di legge regionale contro la
diffusione di organismi geneticamente modificati (OGM) nel Friuli
Venezia Giulia.
Si tratta di uno strumento normativo in materia di tutela della
biodiversità e dei prodotti agroalimentari di qualità e
tradizionali del territorio regionale dall'emissione deliberata
nell'ambiente di OGM.
L'obiettivo dei promotori di questa proposta di legge è quello di
salvaguardare le biodiversità, vista la polverizzazione di tali
peculiarità sul territorio, e la qualità delle produzioni che la
nostra terra è in grado di assicurare, per preservarle
dall'omologazione che sarebbe conseguente alla diffusione sul
territorio regionale di organismi geneticamente modificati.
La biodiversità, si legge infatti nel testo dell'articolato,
rappresenta un valore ecologico e nel contempo economico, sociale
e culturale, che deve essere tutelato mediante misure di
conservazione, ripristino e valorizzazione.
La proposta normativa anti OGM rappresenta dunque un grido
d'allarme da parte di realtà saldamente coinvolte nella
valorizzazione dei prodotti tradizionali e dei valori della
civiltà contadina, motivato dal rischio che possano venire
cancellate le specificità del territorio regionale, che è invece
ricco di elementi di distinzione. E pertanto di attrattive che
possono costituire un valore aggiunto per l'intero mondo agricolo
e per la società regionale.
L'assessore Violino ha concordato sui contenuti della proposta di
legge prospettatagli, impegnandosi a valutare eventuali
iniziative da parte della Regione a difesa del territorio e delle
sue peculiarità dagli effetti della liberalizzazione
incondizionata degli OGM.
Hanno partecipato tra gli altri all'incontro: il direttore
regionale della Coldiretti, Elsa Bigai, Giuseppe Cossutta,
dell'Aprobio, Roberto Pizzutti, del WWF, Giorgio Cavallo, di
Legambiente, Sergio Boschian, dell'Associazione città della
frutta.
ARC/Carlo Morandini